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9.6 - GREBENNIKOV E L’ “EFFETTO DELLA CAVITA’ STRUTTURALE”

                Lo scienziato russo  dott. Victor Grebennikov è un  entomologo, cioè egli lavora
               specialmente con gli insetti. Egli ha scoperto per la prima volta l’ “effetto della cavità
               strutturale” una volta che terminò di lavorare troppo tardi nelle steppe della valle di
               Kamyshlovo e cercò  di dormire relativamente vicino  al bordo  di uno scoglio. Nel
               profondo di un lato dello scoglio proprio sotto di lui c’erano enormi “città di api” con
               una moltitudine di tunnel e camere create da un incredibile numero di alveari che si
               erano creati tutti nella stessa area. Così tante api avevano costruito la loro casa lì che
               l’intera  faccia dello scoglio sembrava un  pezzo di formaggio svizzero, ed era così
               poroso che sembrava quasi una spugna.

               Quando  Grebennikov  cercò  di  addormentarsi  sopra  queste  vivaci  città  d’api  che
               canticchiavano gentilmente, egli ha cominciato a sperimentare effetti molto bizzarri
               che erano troppo potenti per poter essere ignorati. Dapprima il suo corpo sentì come
               se si stesse continuamente espandendo e  contraendo in  grandezza, mentre sentiva
               anche  come  se  fosse  in  uno  stato  di  caduta  libera.  Poi,  quando  l’effetto  si  è
               intensificato, ha cominciato a vedere dei flash di fronte ai suoi occhi che sarebbero
               continuati ad apparire sia con gli occhi aperti sia con gli occhi chiusi. La sua bocca
               improvvisamente sentì un forte  gusto metallico come se avesse schiacciato la sua
               lingua sui piatti di contatto di una batteria a nove volts, ed ha anche sentito profondi
               squilli nelle orecchie e una amplificata  consapevolezza del suo battito  cardiaco.
               Quando si spostava  di appena 5  piedi  da  quel  particolare punto, tutti gli effetti
               cessavano, ma quando ritornava al punto gli effetti tornavano.

               Per molti anni si è chiesto perchè aveva sperimentato questi effetti senza produrre una
               valida spiegazione. Poi, un giorno aveva un largo contenitore pieno di protuberanze
               di  argilla  spugnosa,  proveniente  dal  sito  del  nido,  che  stava  sulla  sua  scrivania.
               Questi pezzi avevano cavità a  forma di  alveare all’interno,  dove le larve erano
               cresciute in api adulte. Quando ha passato una mano sopra questi frammenti porosi,
               ha sentito un’immediata sensazione di calore che emanava da essi. Quando ha toccato
               l’argilla  stessa  con la  mano,  era  fredda,  ma questa  sensazione  di  calore era
               chiaramente percepibile sopra il mucchio. Grebennikov ha anche notato un leggero
               strattone o sensazione di “ticchettio” dal mucchio sulle sue dita, insieme al calore.
               Quando si appoggiato sopra e ha messo la testa sopra le protuberanze d’argilla, ha
               sperimentato ancora tutti quei bizzarri sintomi che aveva avuto al sito originale nella
               valle di Kamyshlovo, compreso un senso di nausea.















               Figura 9.1 - Protuberanze d’argilla dai nidi d’ape della Valle di Kamyshlovo


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