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Nelle stazioni ferroviarie è vietato scattare fotografie,
o almeno era vietato all’epoca in cui sono state ri-
prese queste immagini, ma era uno dei luoghi in cui
mi recavo spesso nelle mie peregrinazioni fotografi-
che, restavo lì ad osservare per cogliere attimi di vita
altrui; c’era quello abituato ai viaggi e chi li intra-
prendeva, forse, per la prima volta, io scattavo e stavo
attento a non farmi notare troppo.
Trovavo che fosse un luogo strano, dove niente e nes-
suno fosse stabilmente presente, tutto e tutti provvi-
sori, di passaggio, senza storie alle spalle ma con una
meta da raggiungere, persone e cose.
E poi c’erano quelli che guardavano le partenze,
senza mai partire, forse fantasticando mete favolose
che non avrebbero raggiunto mai.