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sull’umanesimo non si è sentito dire da nessuno quella frase; eppure oggi si hanno numerosi dati e testimonianze, è tutto scritto. Allora si riesce a dire quella frase, ovvero che qualunque cosa accada in Libia non si può riportare indietro nessuno? Il ministero degli Esteri ha affermato che gli accordi con la Libia non si toccano e di voler rafforzare le vedette di guardia costiera sulla costa Libica. Ilnuovoumanesimofadirequestecose,ma se non riusciamo a guardare i valori allora guardiamo il diritto, e secondo il diritto non si possono fare queste cose.
Dopodiché arrivano i fatti pratici come ad esempio riprendere il discorso dei tre milioni e settecento mila, riaprire gli ingressi a chi può e vuole entrare per migliorare la sua condizione e per rispondere a un’esigenza economica. Gli ingressi in Italia sono bloccati ormai da quattro anni, non si può entrare per lavoro, chiunque avrà ricevuto una domanda su come poteva mettere in regola le badanti, domanda banale ma a cui si risponde che non si può.
Un esempio è una ragazza del Salvador che lavora con i disabili ed è irregolare. Aveva 5 anni quando è arrivata in Italia e ne ha 21 ora; ha chiesto il permesso umanitario ma le è stato rifiutato perché non esiste più. Quante situazioni di questo tipo ci sono in Italia? Ma allora perché non si ha il coraggio di ristabilire il vecchio permesso umanitario che consente alle persone che hanno fatto un percorso di inserimento di inserirsi? Attualmente nella provincia di Varese, quando si era al culmine della presenza di richiedenti asilo, eravamo neanche al 3 per mille. Attualmente nella provincia di Varese sono ottocento cinquanta mila abitanti, si è sotto l’1 per mille. Malgrado questo negli ultimi anni, se si parla con i propri concittadini, l’angoscia e la paura sono aumentate in maniera smisurata.
E poi c’è il tema dei 30 euro, il tema delle ONG, dei taxi del mare, il tema delle malattie, il tema che rubano lavoro, il tema della delinquenza è sempre più aumentato sulla bocca delle persone, anche se a questo poi non corrisponde una verità a dimostrazione dell’aspetto determinante e deleterio delle fake news. Negli ultimi tempi, a fronte di dati normali, si sono viste un’angoscia e una paura ingiustificate da nessun dato. Diventa difficile spiegare ai concittadini, è molto più facile spiegarlo ai ragazzi delle scuole, facendo ragionamenti scientifici, storici, geografici. Diventa immediata la comunicazione delle notizie, ma diventa difficile per gli amministratori e i sindaci tranquillizzare i cittadini, spiegando che l’attuale situazione è normale.
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