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Monte della Croce
trova così di fronte alla facciata, che raccoglie frammenti e scultu-
re romaniche. L’attuale facciata venne aggiunta nel XIII° secolo per
racchiudere il nartece: una sorta di porticato a due campate con
sei grandi volte, sostenute da pilastri e capitelli scolpiti con temi bi-
blici, utilizzato per dare riparo ai pellegrini e ora visibile all’interno.
A lato del portale si nota, entro una nicchia, la scultura acefala che
rappresenta un pellegrino, gravato dal peso di una gerla: conside-
rando il passaggio di tanti fedeli nel periodo medievale, la figura
assume il valore di un’insegna, per accogliere e segnalare in modo
immediato ai viaggiatori che si trovavano sulla giusta strada. Sul
lato destro della facciata si trova una lastra che porta scolpita una
scena infernale. Al centro, un avaro è schiacciato dal peso di tre
bisacce e da un forziere, su cui un demonio si accanisce. A sinistra
un altro diavolo alato spinge i lussuriosi nelle fauci spalancate di
un mostro. A destra cinque dannati bruciano in una caldaia: l’in-
sieme delle immagini rappresenta l’eterna punizione dei sette vizi
capitali. Sul lato destro un’altra lastra mostra due figure avvinte,
forse in lotta fra loro o forse in passo di danza. Altre due figure,
di cui una angolare, sono in posizione di preghiera. E’ probabile
che le sculture, che sono state influenzate dall’opera di Benedetto
Antelami, siano frammenti di un antico ambone: un pulpito che
comprendeva la preziosa lastra di Santa Margherita, scultura che
oggi è compresa nell’altare maggiore. Sul lato destro della chiesa
si osserva una piccola porta sormontata da un archivolto scolpito
con animali fantastici e reali che si rincorrono: si presume si tratti
di una scena di caccia, dominata da un’aquila. Sul lato sinistro del-
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