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5. L’ANALISI REGIONALE





            particolarmente elevati in alcune Regioni del Mezzogiorno: in Puglia (+85,6%), Campania (+84,9%) e Basilicata
            (+83,2%).

            Con riferimento al settore PA, Istruzione e Sanità, la diminuzione delle attivazioni dei rapporti di lavoro, pari
            a -6,6%, è particolarmente evidente nella Provincia Autonoma di Bolzano (-23,8%) e in Sardegna (-18,6%) ed
            è associata a un calo nel comparto dell’Istruzione. In controtendenza rispetto alla media nazionale, in alcune
            Regioni si registrano variazioni positive: tra queste la Lombardia (+6,5%) e la Valle d’Aosta (+4,1%), in cui
            l’aumento è riconducibile al settore Istruzione; di contro, in Puglia (+2,7%) e nella Provincia Autonoma di
            Trento (+0,8%), la crescita delle attivazioni dell’intero settore si associa alla diminuzione dei rapporti attivati
            nel comparto dell’Istruzione (rispettivamente -1,1% e -1,4%).
            Considerando il settore Commercio e riparazioni, dopo una crescita nel biennio 2018-2019 (+4,8% nel 2018
            +0,2% nel 2019), le attivazioni si contraggono nel 2020, con una variazione pari a -19,7% che interessa tutte
            le Regioni, con cali più pronunciati in quelle del Centro Nord.
            Allo stesso modo, il settore Alberghi e Ristoranti all’aumento nel biennio 2018-2019 (pari rispettivamente a
            +6,1% e +4,7%) segue una ripida discesa nel 2020 che rappresenta il calo più elevato di attivazioni tra i settori
            produttivi (-43,3%). Per le caratteristiche specifiche del settore, a fronte delle misure di contenimento adot-
            tate per l’emergenza sanitaria, le variazioni negative sono elevate in tutto il territorio nazionale, in particolare
            in quelle dove prevale la vocazione turistica, con valori che più si allontanano dal valore medio del settore in
            particolare nella Provincia Autonoma di Bolzano (-60,8%), nel Friuli-Venezia Giulia (-55,5%), nella Valle d’Ao-
            sta (-51,2%), mentre nel Mezzogiorno la variazione maggiore è rappresentata dalla Basilicata (-49,5%).

























































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