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5. L’ANALISI REGIONALE





            Grafico 5.3 - Variazione percentuale dei rapporti di lavoro attivati per Regione  rispetto all’anno precedente. Anni 2018, 2019,
                                                                        (a)
            2020


              24,0
              20,0    19,8
              16,0                                                               8,0
              12,0  8,1   8,5  8,1     6,9  7,9         7,4  8,7  9,9  9,3                            9,2
              8,0  2,7  3,7  3,0  2,9   0,8    5,9  6,5  2,1         3,1  4,7  5,0  4,8  3,5  2,6 4,0  4,0 4,3  4,0
              4,0                 14,8      3,0  4,4  1,5    0,6              2,1     0,8     1,8
              0,0                                                -0,6
              -4,0                  3,1                                  -1,7                -0,6
              -8,0
             -12,0                                                                             -9,6
             -16,0                                                                     -11,8       -11,4
             -20,0  -16,4                    -16,5   -18,6        -18,1   -17,7  -16,4  -17,2
             -24,0                  -19,8  -19,7  -21,7      -20,4                         -19,2       -19,6
             -28,0          -24,8  -23,9                 -22,8        -24,2
             -32,0
             -36,0       -33,6
             -40,0
                    Piemonte  Valle d'Aosta  Lombardia  Bolzano  Trento  Veneto  Friuli V.G.  Liguria  Emilia-R.  Toscana  Umbria  Marche  Lazio  Abruzzo  Molise  Campania  Puglia  Basilicata  Calabria  Sicilia  Sardegna






                                                        2018  2019  2020

            (a)  Si intende la Regione della sede in cui si svolge l’attività lavorativa.
            Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Sistema informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie

            Nella Tabella 5.1 è possibile analizzare come si distribuiscono nel triennio 2018-2020 i nuovi avviamenti di
            rapporti di lavoro per Regione e settore di attività. Nel 2020, quello in cui si osserva il maggior decremento
            tendenziale di nuove contrattualizzazioni è il settore Alberghi e Ristoranti (-43,0%), in crescita del 4,7% nel
            2019,  mentre  il  calo  più  ridotto  riguarda  il  settore  dell’Agricoltura  che  decresce  dello  0,8%  nel  2019  e
            dell’1,5% nel 2020. Di contro, nelle Attività svolte da famiglie e convivenze le variazioni sono positive sia nel
            2019 che nel 2020 (rispettivamente +2,5% e +36,6%).

            Considerando il settore Agricolo, le attivazioni hanno mostrato variazioni di entrambi i segni in tutte le ripar-
            tizioni geografiche, che non hanno mai raggiunto valori elevati, tranne in Liguria (-10,7%).

            Nel 2020 il calo registrato nel settore Industriale in senso stretto (-21,9%) è esteso a tutte le Regioni con
            variazioni particolarmente significative anche in quelle che nell’anno precedente avevano fatto registrare
            incrementi elevati, il Veneto soprattutto (da +14,9% a -35,6%) e le Marche (da +13,7% a-19,9%).

            Nel settore delle Costruzioni, la riduzione più significativa si registra in Liguria (-15,4%), Toscana (-15,1%) e
            Lazio (-14,4%), mentre è meno rilevante in Campania (-2,0%) e Calabria (-3,9%). Il Veneto costituisce l’unica
            Regione dove le attivazioni in tale settore sono cresciute, sia nel 2019 che nel 2020 (rispettivamente +2,5% e
            +1,9%).

            Con riferimento al settore dei Trasporti, comunicazioni, attività finanziarie, che sperimenta a livello nazionale
            un calo pari a -23%, registra un tasso superiore alla media nelle Marche (-33,3%) e in Veneto (-32,0%). In
            quest’ultima, il dato si contrappone al forte incremento dell’anno precedente (+28,9%).

            Per ciò che riguarda il settore Altri servizi pubblici, sociali e personali - in calo su base annua del 27,7% -,
            emerge la forte variazione del  Veneto, che passa da un valore pari  a +102,8% nel 2019 a una variazione di
            segno negativo pari a -52,9% nel 2020, e della Basilicata, seppure in misura più contenuta (da +38,9% a
            -51,3%).
            I rapporti di lavoro attivati nel settore Attività svolte da famiglie e convivenze mostrano una crescita per tutti
            gli anni del triennio 2018-2020, in particolare nel 2020, con un tasso di variazione pari a +36,6%, che rappre-
            senta l’unica di segno positivo rispetto agli altri settori. Tale incremento interessa tutte le aree, con picchi



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