Page 18 - Aprile_2021_n°4522
P. 18
PILLOLE DI PRATICA
Mirino ottico o elettronico
Proviamo a pensare a una fotocamera dotata del solo monitor; in situazioni di forte luminosità, come in
pieno sole, sarebbe impossibile vedere cosa si sta inquadrando. Ci vorrebbe appunto un... mirino!
I mirini delle fotocamere sono di diverso tipo, ma sostanzialmente si riducono a due categorie: i mirino
ottici (OVF: Optical View Finder) e quelli elettronici (EVF: Electronic View Finder).
Il più semplice fra i mirini ottici è quello Galileiano: si tratta di una piccola lente attraverso la quale guar-
dare per inquadrare.
Alcuni modelli di fotocamere compatte aggiungono questa soluzione ad integrare il monitor, ma ci so-
no due aspetti che è bene considerare:
1) Se inquadriamo un soggetto troppo vicino potremmo incorrere nell’errore di parallasse, ovvero ci sa-
rebbe uno scostamento fra quello che vediamo attraverso il mirino e quello che la fotocamera vede at-
traverso l’obiettivo.
2) Il mirino Galileiano non può tener conto di eventuali zoom.
Sicuramente il mirino ottico più noto è il mirino reflex, che sfrutta uno specchio ribaltabile posto da-
vanti al sensore/ pellicola per deviare verso un sistema di specchi (pentaprisma) la luce che passa at-
traverso l’obiettivo convogliandola verso il mirino. In tal modo il fotografo vede la stessa immagine che
vede la fotocamera.
Bisogna però far attenzione alla copertura del mirino, cioè alla sua capacità di mostrare il 100% del
campo inquadrato. Le fotocamere entry level, o economiche, potrebbero avere un mirino con copertu-
ra inferiore e, quindi, non permettere il pieno controllo dell’inquadratura, fino ai bordi dell’immagine.
Anche l’ingrandimento è una caratteristica importante: con un ingrandimento 1x il mirino mostra
un’immagine a dimensioni reali (così come percepite dall’occhio umano).
Ingrandimenti inferiori (ad esempio 0,8x) mostrano un’immagine di dimensioni più piccole del reale
(80%).
Il mirino reflex è dotato anche di correttore di diottrie regolabile per chi ha problemi di vista.
I punti deboli del mirino reflex dipendono dal ribaltamento dello specchio in fase di scatto con i tempi
lunghi, che può causare del mosso e una visione temporaneamente oscurata.
Il mirino elettronico è sostanzialmente uno schermo Lcd di dimensioni ridotte ed è impiegato sulle le
mirrorless; questo mirino non richiede lo specchio ribaltabile per cui i corpi macchina sono meno teori-
camente meno ingombranti e lo scatto più silenzioso.
La qualità di questo mirino dipende dalla sua risoluzione; i vantaggi maggiori sono l’anteprima dell’im-
magine che fornisce al fotografo prima dello scatto e la sua leggibilità in condizioni di luce scarsa per la
possibilità di amplificarne la luminosità.
La copertura di questo mirino è del 100%. L’elettronica offre alcune funzioni accessorie, come l’avviso
delle luci sovra-esposte, il focus peaking che evidenzia i soggetti a fuoco, la visualizzazione dell’isto-
gramma.
I punti deboli del mirino elettronico sono il ritardo della visualizzazione della scena (motivo per cui è me-
no adatto del mirino reflex ai soggetti in rapido movimento) e il forte rumore elettronico dell’anteprima
dell’immagine alle elevate amplificazioni in condizioni di luce scarsa.
16 l SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO