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Ecobonus 65%




            D. N. 21) Sul mercato sono ormai disponibili sistemi innovativi per la
            climatizzazione invernale degli immobili, costituiti da un’unità esterna e
            da un’unità interna che, in un unico contenitore, prevede sia la caldaia
            a condensazione che una pompa di calore di piccola potenza. I produt-
            tori di questi sistemi dichiarano che gli stessi sono agevolabili al 65%
            facendo riferimento al comma 347 della legge finanziaria, ma prima di
            procedere all’acquisto, vorrei essere sicuro che installandoli, potrò usu-
            fruire di questi incentivi.



           R.) In linea generale, considerate le finalità della misura, volta a favorire gli
           interventi energeticamente sempre più efficienti, lo sviluppo tecnologico inter-
           corso negli ultimi anni (nel 2007 questi apparecchi di fatto non esistevano), e
           il requisito posto alla base dell’incentivo (rendimento della caldaia), si ritiene
           che l’intervento oggetto del quesito sia compatibile con il sistema di de-
           trazione fiscale per l’efficienza energetica. Quindi, nello specifico, si ritiene
           che ai fini dell’agevolazione ai sensi del comma 347, fermo restando il rispetto
           dei requisiti tecnici essenziali per la caldaia a condensazione (di cui al com-
           ma 1 dell’Art.9 del “decreto edifici”), la pompa di calore, nella configurazione
           connessa e integrata alla caldaia, rientri tra le apparecchiature elettriche ed
           elettroniche agevolabili ai sensi dell’Art. 3 del “decreto edifici”.

           Si precisa che quanto sopra esposto è riferito esclusivamente alla configurazio-
           ne relativa al riscaldamento invernale con macchine di piccola taglia.
           Si precisa infine che la legge di bilancio 2018 ha espressamente previsto, a
           partire dal 1° gennaio 2018, l’ammissibilità alle detrazioni fiscali le spese so-
           stenute per i sistemi ibridi.

           L’intervento deve configurarsi come sostituzione integrale o parziale del vec-
           chio impianto termico e non come nuova installazione.
           •  Il sistema ibrido deve essere costituito da pompa di calore integrata con
           caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti
           dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro.
           •  Si ritiene che ai sensi dell’allegato I al D.M. 16/02/2016, il rapporto tra la
           potenza termica utile nominale della pompa di calore e la potenza termica
           utile nominale della caldaia debba essere ≤ 0,5.
           •  Il coefficiente di prestazione (COP) della pompa di calore deve essere al-
           meno pari ai valori minimi fissati nell’allegato I al D.M. 06/08/2009.
           •  La caldaia deve essere del tipo a condensazione e il suo rendimento ter-
           mico utile, a carico pari al 100% della potenza termica utile nominale4, deve
           essere ≥ 93 + 2 log Pn5. Per valori superiori a 400 kW, nel calcolo del logaritmo
           si applica il limite massimo corrispondente a 400 kW.
           •  Ove tecnicamente compatibile, sono installate valvole termostatiche a bassa
           inerzia termica (o altro sistema di termoregolazione di tipo modulante agente
           sulla portata) su tutti i corpi scaldanti, corredate dalla certificazione del forni-
           tore, con l’esclusione degli impianti di climatizzazione invernale progettati e
           realizzati con temperature medie del fluido termovettore inferiore a 45 °C6.
           •  Il sistema di distribuzione è messo a punto ed equilibrato in relazione alle
           portate.
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