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La Cappella Musicale del Rosario appartiene alla tradizione domenicana sin dal 1576, grazie
alla congregazione omonima che stabilì la propria sede nella grande cappella laterale della
famiglia Guidotti, situata in fronte a quella monumentale di San Domenico.
Per i numerosi fratelli che vi aderivano la musica rappresentava l’indispensabile ornamento per
celebrare le principali feste della Beata Vergine del Rosario. Numerosi furono così i musicisti di
rango che si susseguirono sin dalla fondazione, ed il momento di massimo splendore giunse tra
seconda metà del Seicento e la prima del Settecento, quando la Cappella musicale annoverò La rinascita
alcuni compositori di spicco nel già fervente panorama cittadino, come Maurizio Cazzati e
Giacomo Antonio Perti.
L’occasione del Giubileo domenicano ha rappresentato l’opportunità per portare alla luce il della
grande patrimonio musicale della Cappella e riscoprire il valore della partecipazione liturgica
attraverso la musica.
Cappella
Un gruppo di musicisti operanti da diversi anni in San Domenico, al quale si sono aggiunti come
ispiratori spirituali e culturali Padre Paolo Calaon e Padre Gianni Festa, sostenuti dal Priore
Padre Davide Pedone, ha iniziato lavoro di ricerca e di concertazione del repertorio, ricreando
l’antica cappella: Cristina Landuzzi direttore dell’ensemble vocale e clavicembalista, Bernardo
lo Sterzo direttore del gruppo strumentale, Antonella Guasti violino di spalla, Paolo Molinari
compositore e contrabbassista. Musicale del
Così si è rifondato il gruppo vocale e strumentale che dedica il proprio lavoro alla riscoperta
della musica del barocco bolognese e alla realizzazione della nuova musica scritta per la
liturgia, produzione alla quale si dedicano i numerosi compositori presenti nella cappella, Rosario
Matteo Malferrari, Paolo Molinari, Mario Quaggiotto, Gianfilippo Sanzone, Davide Sebartoli,
Ferdinando Termini.
Qui testo di aggancio tra rifondazione CMR e nascita scuola