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S c u o l a   P r i m a r i a   “ G i a n c a r l o   B a t t a g l i ”   R a p o l a n o

                        Gocce di...Memoria





         A.s. 2017/2018 Classi V A e V B      Numero unico elaborato in occasione del 50° anniversario dalla morte del Capitano G. Battagli

                 IL PARACADUTE NON SI E’ APERTO                      OMAGGIO AL CAPITANO A 50 ANNI
                                                                                 DALLA MORTE
                                                                     Abbiamo partecipato, sabato 10 novembre 2017, al 50° anniversa-
                                                                     rio dalla scomparsa del capitano Giancarlo Battagli, che Terranova
                                                                     ha voluto omaggiare con una mostra fotografica e documentaria.In
         Forse si è lanciato quando l’aereo si trovava  a bassa quota-L’ufficia-   particolare, in questa giornata, presso la sala del Consiglio di Terra-
                                                                     nova, abbiamo potuto ascoltare aneddoti sulla vita del pilota, rac-
        le, che lascia la moglie e un bambino, era di Terranuova Bracciolini     contati  dai  suoi  compagni  d’armi,  dai  familiari  e  dai  membri
                                                                     dell’Aeronautica Militare, dai Sindaci dei due Comuni. Anche noi
         Il  corpo  esamine  del  capitano  pilota  Giancarlo        abbiamo  voluto  dare  il
         Battagli  è  stato  ritrovato  stamani  alle  8,30  in  una   nostro  contributo  regalan-
         “forra”  a  poco  più  di  un  chilometro  da  Rapolano     do ai presenti l’inno che la
         Terme.  Era  il  pilota  dell’”F.R.84  Fj”  che  ieri  alle   nostra scuola ha composto
         11,35,  è  precipitato  in  località  Terre  Rosse,  esplo-
         dendo  contro  una  collina  selvosa.  Aveva  ventotto      per  il  Capitano  (l’Angelo
         anni e lascia la moglie, che abita a Verona, con un         della  Vita)  e  donando  al
         bambino  di  quattro  mesi.  Era  nato  a  Terranuova       Comune  terranovese  una
         Bracciolini dove vivono il padre e il suocero, poiché       riproduzione  del  murales
         anche la moglie è di là. Ai familiari alle 16 di ieri era   a  lui  dedicato,  di  cui  si
         giunta la notizia dell’incidente ma con l’assicurazio-      parla a pag 2.
         ne che il pilota si era lanciato con il paracadute; anzi,
         si precisava, che una pattuglia della polizia stradale
         aveva raccolto l’ufficiale, lievemente ferito, portan-
         dolo  all’ospedale  di  Sinalunga.  All’ospedale,  natu-
         ralmente,  non  era  arrivato  nessuno.  Così  suocero  e
         padre  hanno  preso  parte  alle  ricerche.  Perché  il
         pilota è morto pur azionando il dispositivo di espul-
         sione? E’ in corso una inchiesta delle autorità milita-
         ri:  tuttavia  si  può  ragionevolmente  ipotizzare  la
         circostanza della quota troppo bassa. Sono in molti,
         infatti,  ad  aver  visto  ieri  l’aereo  sfrecciare  basso  Per    noi  Giancarlo  Battagli  è  un  chiesa e, molti abitanti del centro storico, corsero alla Porta
         nella zona di Rapolano, poi una coda di fumo, poi le   eroe dei  tempi  moderni. Purtroppo  Nova, da dove videro l’aereo che cadeva nei boschi al di là
         fiamme. A quel punto un cavatore riferì di aver visto
         “precipitare  una  bomba”.  Era  il  pilota  che  si  era  non  abbiamo  avuto  la  fortuna  di  di  Armaiolo.  Giancarlo,  infatti,  arrivato  fuori  dal  centro
         lanciato. E’ morto sul colpo dopo un salto di molte  conoscerlo, ma se siamo qui e fre- abitato, aveva provato a lanciarsi, ma essendo ormai troppo
         decine  di  metri.  Molti  i  metri,  troppi  per  cavarsela   quentiamo  questa  scuola,  in  parte,  basso, il paracadute non si era aperto e per il pilota era stata
         con ferite non mortali; erano pochi per permettere al
         paracadute di aprirsi. L’”ombrello” è stato ritrovato,   lo dobbiamo anche a lui. Giancarlo,  la  fine.  Il
         infatti,  fuori  della  custodia  solo  per  un  metro  e  dopo aver frequentato il liceo, visto  suo  corpo
         mezzo. Cominciava allora a dipanarsi.   che la sua passione era sempre stata  venne  ritro-
                     Il seggiolino       il volo, era divenuto pilota e istrut- vato il gior-
         Bisogna  aggiungere  come  chiarimento  tecnico,  che  tore  nell’aereonautica  militare.  Si  no  dopo  in
         su tutti i jets militari da esercitazione o da impiego,   era  sposato  con  Laura,  dalla quale  località
         il seggiolino del pilota riposa su una cavità esplosi-
         va,  che  entra  in  funzione  azionando  un  comando  a   aveva  avuto  un  figlio,  Alessandro.  Terre  Ros-
         mano. La successione è questa: una carica fa partire  La  mattina  del  7  novembre  1967  se.
         il  tettuccio  dell’abitacolo;  una  proietta  in  alto  il   era partito da Istrana (Treviso) per
         pilota e infine un dispositivo automatico fa aprire il   un  volo  di  addestramento,  che  lo  Il   nostro
         paracadute. Nel caso questo  ultimo dispositivo  non
         funzioni,  il  pilota  ha  modo  di  agire  direttamente  aveva portato nella sua terra natale  paese,   in
         strappando  una  maniglia  che  ha  nel  petto(…)  (la  Toscana).  Mentre  sorvolava  il  questi    50
         Sull’”F.R.84 Fj”  l’espulsione automatica  esiste,  ma   paese  di  Rapolano,  si  era  accorto   anni, ha messo in atto diverse commemorazioni in suo ono-
         occorre  essere  a  quota  abbastanza  alta  per  potersi   re: è stato dato il suo nome al Circolo Culturale La Piana,
         salvare.                        che  l’aereo  non  rispondeva  ai  co-
                                         mandi. La legge militare gli avreb-  che ora si chiama anche Giancarlo Battagli; gli è stata inti-
                      L’avaria                                      tolata una via del nostro Comune;  è stato stretto un patto di
         L’episodio in cui ha perso la vita il capitano Battagli   be  imposto  di  pensare  a  se  stesso    amicizia tra il suo paese natale (Terranuova Bracciolini) e il
         ebbe  questa  successione:  alle  11,33  a  bordo   senza  curarsi  delle  conseguenze,
         dell’”F.R.84 Fj” si produsse una avaria gravissima;  ma lui, educato con valori  profon-  nostro paese. Uno degli ultimi atti della commemorazione
         il velivolo, in coppia con quello identico del tenente   damente cattolici, scelse di aspetta-  dell’eroe è avvenuto il 20 dicembre 2014 quando gli è stata
         Narduzzi,  era  in  volo  di  allenamento.  Partito  da    intitolata  la  nostra  scuola.  L’evento,  organizzato dall’Am-
         Istrana,  vicino  a  Treviso,  doveva  tornarvi  dopo  re  a  lanciarsi,  girando  intorno  al
         un’ora e mezzo. Il capitano Battagli ha aperto tutti i  paese.  I  ragazzi  che  a  quel  tempo   ministrazione  Comunale  in  collaborazione  con  il  Centro
         canali della radio trasmittente di bordo ed ha lancia-  frequentavano  la  scuola,  sentirono   Culturale La Piana, ci ha visti protagonisti con canti e testi-
         to il “may day” che sarebbe l’S.O.S degli aeroplani.       monianze. “Il senso della storia, i suoi valori e i suoi inse-
         Ha  raccolto  il  segnale  l’aeroporto  di  San  Giusto  a   lo sferragliare dell’aereo e si accor-  gnamenti sono fondati per l’appartenenza della comunità e
         Pisa,  che  aveva  sotto  controllo  radio  e  radiogonio-  sero della scia di fuoco proveniente
         metrico  i  due  apparecchi-  (da  La  Nazione   dalla sua coda. Sorvolando il paese,   devono rimanere scolpiti nella memoria di una collettività”
         9/11/1967)                                                 sono state le parole pronunciate, nell’occasione dal Sindaco
                                         lui  fece  suonare  le  campane  della
                                                                    di Rapolano Emiliano Spanu.
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