Page 39 - Sfoglia Il prato è in tavola
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ottimo decongestionante del tratto digestivo, rinfrescante intestinale e diuretico, consiglia- to in caso di affezioni delle vie urinarie o della prostata (a questi fini si utilizza anche il decot- to delle parti aeree). Le sue doti sfiammanti ad ampio spettro sono dovute sia alle mucillagini che contiene che ad altre qualità comuni a mol- te piante succulente quali il fico d’india o l’aloe: allevia il dolore e riveste la cute o la mucosa di una pellicola protettiva. Si pensi che in Bre- tagna questa qualità veniva sfruttata per farne una sorta di teflon naturale: si usava il succo della pianta per strofinare le padelle di ferro nuove e renderle antiaderenti. La tradizione ci insegna a spellare la foglia della membrana protettiva su un lato ed applicarla su piaghe, ferite, occhi arrossati, ascessi, dermatiti, ma soprattutto foruncoli (favorirebbe l’espulsio- ne del pus). Vi si può preparare un unguento contro le ustioni e scottature solari pestando le foglie (che avrete scaldato brevemente in for- no ad alta temperatura assieme a qualche foglia di malva) in un mortaio di legno ed emulsio- nandole preferibilmente con del grasso animale (cera d’api disciolta, sego, strutto), o in alter- nativa con l’olio di oliva. Questo unguento è un
buon antalgico per slogature, coliche renali o calcoli se applicato sulla schiena in corrispon- denza dei reni ed emorroidi. In quanto emol- liente, si raccomanda l’applicazione della pian- ta sulle parti ‘induritè: sul seno della donna che allatta in caso di coagulazione del latte, induri- mento e/o mastite, su calli, porri e verruche e per far scivolare via i pungiglioni d’insetti o le schegge dalla pelle.
COME SI CUCINA
Queste foglioline affascinanti hanno un sor- prendente sapore di fungo champignon. Sono ottime nelle insalate, unite ai ceci ad esempio o alle lenticchie, con carote grattugiate e una punta di cipolla rossa. In maniera più originale, si possono usare come supporto per i Canapè, ornati da una salsa di olive, pomodori secchi e funghi (vedi ricetta). Si possono anche inserire all’ultimo nei risotti.
  





























































































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