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BONGHI ROSMINI IN & OUT 3° 03/04 2019
Dall'Archivio: anno 2009, tra libri
e musica, il Liceo Classico fe-
steggiava la giornata dei lettori
C tempo di una canzone.Sul tema della giorna-
ompagno fedele, silenzioso e di-
screto a
ta “Giovani e futuro”, da “Sogna ragazzo so-
volte “agitatore di idee”, amico di
riflessioni, rilassa, denuncia, di- gna” di Roberto Vecchioni è partito il nostro
viaggio: un invito a quel ragazzo a sognare
stende, inquieta, emoziona, incita a cambiare “quando sale il vento nelle vie del cuore,
modo di pensare, a volte a cambiare il mondo quando un uomo vive per le sue parole o non
intero oppure a volerlo lasciare esattamente vive più”, invito a “non credere mai che la ra-
com’è, con le sue mille e mille contraddizioni gione sta sempre col più forte” perché ci sono
e con i suoi “Mille splendidi soli”. Amico di un “poeti che spostano i fiumi con il pensiero e
viaggio estivo, trova sempre uno spazio in naviganti infiniti che sanno parlare con il cie-
borsa o in valigia, amico del viaggio della vita, lo”. Perciò quel ragazzo che siamo tutti noi
trova sempre uno spazio nel cuore. Ecco deve credere solo a ciò che vede dentro: dirà
cos’è un libro. Una muta voce che graffia Antoine de Saint-Exupery che “l’essenziale è
l’anima lasciandovi dentro sempre un piccolo invisibile agli occhi. Non si vede bene che col
fiore. cuore”. Un po’ lo stesso principio che abbia-
mo scoperto animare “Signori bambini” del
francese Daniel Pennac. “IMMAGINAZIONE
NON SIGNIFICA MENZOGNA!” ripete in-
stancabilmente da trent’anni il professor Cra-
sting ai suoi allievi con facce da schermo e
con auricolari da walkman. Non riescono an-
cora a capire che la verità non è sui giornali
né nei loro televisori né verrà mai loro recapi-
tata nella casella delle lettere. “La verità è
una conquista. Sempre.” ripete implacabile.
In pratica ciò che il ragazzo di Vecchioni ini-
zia a realizzare e cioè che la verità va ricerca-
ta in noi stessi e che tutto deve provenirci
Sabato 26 Settembre, giornata che la III A del dall’interno. Passando poi attraverso le note
Liceo Classico Ruggero Bonghi ha dedicato di Giovanni Allevi in “Come sei veramente” e
quasi interamente alla conoscenza di questo di Lucio Battisti in “Emozioni”, ci siamo trovati
amico, si è “celebrata” la festa del lettore: si è di fronte all’ineluttabile verità che, a volte, “è
celebrata la parola, la sua carica espressiva e molto difficile voler essere se stessi”, come si
comunicativa in tutti i suoi stili, in tutti i suoi ricava dal romanzo “Arabi danzanti” dello
significati e significanti, si è celebrata proprio scrittore palestinese Sayed Kashma, uno dei
quella sua “armonia che vince di mille secoli il protagonisti del recente Festival della Lettera-
silenzio”. La stessa armonia nata nel giorno tura Mediterranea tenutosi a Lucera, in situa-
in cui l’uomo adoperò per la prima volta la zioni di tensione politica, ideologica e psico-
propria facoltà di immaginare elaborando miti logica come quella del conflitto israelo-
e leggende, che ha conservato la propria po- palestinese. Situazione non meno intricata
tenza inalterata nel viaggio attraverso i secoli, quella proposta dalle pagine de “La città
e che ritroviamo,oggi come in passato, ogni dell’oblio”, un carcere per l’appunto, del fran-
volta che il nostro sguardo si posa sulla pagi- cese René Fregin.
na di un romanzo, sul verso di una poesia ed
ogni volta che ci lasciamo pizzicare le corde
del sentire dal plettro grintoso e delicato a un
I.I.S. “BONGHI-ROSMINI” LUCERA (FG) 5