Page 138 - WIG bilancio separato e consolidato 2015
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Rimanenze
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo, determinato con il metodo del FIFO, ed il valore netto di presumibile realizzo. Il costo di acquisto viene determinato per periodo di riferimento, relativamente ad ogni voce di magazzino. Il costo FIFO include gli oneri accessori di competenza, riferiti agli acquisti del periodo. Gli oneri finanziari correlabili all’acquisizione, costruzione o produzione di determinate attività che richiedono un significativo periodo di tempo per essere pronte per l’uso o per la vendita (qualifying assets) sono capitalizzati unitamente all’attività stessa.
Lavori in corso su ordinazione
I lavori in corso sono rilevati sulla base del metodo dello stato di avanzamento (o percentuale di completamento) secondo il quale i costi, i ricavi ed il margine vengono riconosciuti in base all’avanzamento dell’attività produttiva, determinato facendo riferimento al rapporto tra costi sostenuti alla data di valutazione e costi complessivi attesi sul programma o sulla base delle unità di prodotto consegnate.
La valutazione riflette la migliore stima dei programmi effettuata alla data di bilancio. Periodicamente sono effettuati aggiornamenti delle stime. Gli eventuali effetti economici sono contabilizzati nell’esercizio in cui sono effettuati gli aggiornamenti.
Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l’insorgere di una perdita a livello di margine industriale, questa sarà riconosciuta nella sua interezza nell’esercizio in cui la stessa divenga ragionevolmente prevedibile.
I lavori in corso su ordinazione sono esposti al netto degli eventuali fondi svalutazione e degli anticipi da clienti ricevuti sulle commesse.
Attività/passività finanziarie
Includono le partecipazioni (escluse le partecipazioni in società controllate, a controllo congiunto e collegate) detenute per la negoziazione (cd. Partecipazioni di trading) e quelle disponibili per la vendita, i crediti e i finanziamenti non correnti, i crediti commerciali e gli altri crediti originati dall’impresa e le altre attività finanziarie correnti come le disponibilità liquide e mezzi equivalenti ne sono esempi: i titoli prontamente negoziabili che rappresentano investimenti temporanei di liquidità e i crediti finanziari esigibili entro tre mesi). Vi si includono anche i debiti finanziari, i debiti commerciali e gli altri debiti e le altre passività finanziarie nonché gli strumenti derivati.
Le attività e le passività finanziarie sono rilevate contabilmente al valore equo all’insorgere dei diritti e obblighi contrattuali previsti dallo strumento. La loro iscrizione iniziale tiene conto dei costi di transazione direttamente attribuibili all’acquisizione e dei costi di emissione che sono inclusi nella valutazione iniziale di tutte le attività o passività definibili strumenti finanziari. La valutazione successiva dipende dalla tipologia dello strumento. In particolare:
• le attività detenute per la negoziazione, esclusi gli strumenti derivati, sono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a conto economico;
• le altre attività e passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati e dalle partecipazioni, con pagamenti fissi o determinabili, sono valutate al costo ammortizzato. Le eventuali spese di transazione sostenute in fase di acquisizione/vendita sono portate a diretta rettifica del valore nominale dell’attività/passività (per esempio, aggio e disaggio di emissione, costi sostenuti per l’acquisizione di finanziamenti, ecc.). Sono poi rideterminati i proventi/oneri finanziari sulla base del metodo del tasso effettivo d’interesse. Per le attività finanziarie sono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare l’eventuale esistenza di evidenze obiettive che le stesse abbiano subito una riduzione di valore. In particolare, nella valutazione dei crediti si tiene conto della solvibilità dei creditori nonché delle caratteristiche di rischio creditizio che è indicativo della capacità di pagamento dei singoli debitori. Le eventuali perdite di valore sono rilevate come costo nel conto economico del periodo;
• le attività disponibili per la vendita, sono valutate al fair value (valore equo) e gli utili e le perdite che si determinano sono iscritti a patrimonio netto, in particolare nella “Riserva di altre componenti del risultato complessivo”; il fair value iscritto si riversa a conto economico al momento dell’effettiva cessione. Le perdite da valutazione a fair value sono invece iscritte direttamente a conto economico nei casi in cui sussistano evidenze obiettive che l’attività finanziaria abbia subito una riduzione di valore anche se l’attività non è ancora stata ceduta. Sono invece valutate al costo ridotto per perdite
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