Page 146 - WIG bilancio separato e consolidato 2015
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
• acquisizione del ramo d’azienda Ecoadda con conseguente emersione di un avviamento per 356 migliaia di euro;
• fusione inversa con Sostenya S.p.A. (occorsa nel 2014) che ha comportato il primo consolidamento del gruppo Waste Italia (Euro 106 milioni) e all’acquisizione del gruppo Geotea (Euro 78 milioni). A seguito del riposizionamento strategico del Gruppo, perfezionatosi con la fusione succitata inversa con Sostenya S.p.A. e l’acquisizione del gruppo Geotea, si è deciso di abbandonare i progetti eolici in sviluppo operando quindi una svalutazione di circa Euro 4 milioni principalmente riferibile al progetto Fontana di Maggio.
Nel corso del 2015 il goodwill si è ridotto per effetto:
• dell’uscita dal perimetro di consolidamento del segmento operativo Smart Energy (riduzione di Euro
3,6 milioni);
• dell’uscita dal perimetro di consolidamento della controllata Alice Ambiente (riduzione di Euro 0,7
milioni);
• della parziale svalutazione del goodwill connesso alla filiera Ambiente per Euro 0,6 milioni a seguito
della messa in liquidazione della controllata Ecoadda S.r.l. occorsa a febbraio 2016;
• della parziale svalutazione del goodwill connesso alla filiera Ambiente per Euro 7 mila a seguito
dell’abbandono dell’iniziativa KM Verde.
Si ricorda che l’acquisizione di SEI Energia S.p.A. non ha fatto emergere nessun avviamento in consolidato e che il goodwill riconducibile all’impianto di Cirò, pari a Euro 9.958 mila, a seguito dell’entrata al decimo posto in graduatoria degli impianti iscritti alla procedura competitiva d’asta al ribasso ai sensi dell’art.12 del D.M. 6 luglio 2012, è stato riclassificato al 31 dicembre 2012 tra le immobilizzazioni materiali in corso. Il valore di carico del costruendo parco, che nel corso del 2014 era stato svalutato di Euro 4,5 milioni circa in considerazione dei valori di mercato per iniziative similari, è stato nel presente bilancio completamente svalutato in forza di una offerta (non vincolante) ricevuta per l’acquisto della partecipata E-Vento Cirò alla quale fa capo l’autorizzazione per la realizzazione del succitato parco.
L’Impairment test, condotto ai sensi dello IAS 3614 per l’esercizio 2015, tenute in considerazioni le succitate svalutazioni operate antecedentemente allo svolgimento dello stesso, non ha evidenziato necessità di svalutazioni del goodwill iscritto nel bilancio consolidato, pur in presenza di indicatori di impairment da ricondursi ai dati consuntivati nell’esercizio 2015 che hanno evidenziato significativi scostamenti rispetto a quelli previsti.
Il test è stato svolto anche per l’esercizio 2015 dallo stesso esperto indipendente che ha svolto quello relativo all’esercizio 2014. L’esperto nello svolgimento del proprio incarico ha tenuto in considerazione le nuove proiezioni finanziarie susseguenti alla rivisitazione del Piano Industriale 2015-2017, che il Gruppo ha posto in essere anche a seguito delle performance fatte registrare nel 2015. Nello specifico il Gruppo ha infatti operato una rivisitazione del Piano Industriale del business Ambiente, ora esclusiva attività core dello stesso in considerazione non solo delle perfomance realizzate nel corso del 2015 ma anche del perdurare delle problematiche giudiziarie e dei vari avvicendamenti al vertice.
Il nuovo Piano Industriale 2016-2020 della controllata Waste Italia S.p.A. esaminato e approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 marzo 2016, posto alla base del succitato impairment test, prevede una prima fase di consolidamento delle perfomance, che tiene in considerazione le attuali condizioni di mercato e la crescente pressione competitiva, con conseguente posizionamento a livelli sensibilmente inferiori di fatturato e margini rispetto a quelli preventivati nel precedente Piano Industriale 2015-2017, per poi imprimere un più deciso incremento dei risultati in funzione dell’entrata in servizio dei nuovi impianti, fra cui primeggia il Progetto Wastend che, per quanto con tempistiche più lunghe rispetto al precedente Piano Industriale 2015-
14 per quanto specificamente riguarda il valore dell’avviamento, il principio IAS 36 prevede che, in quanto bene immateriale a vita utile indefinita, non sia ammortizzato, ma soggetto a una verifica del valore da effettuarsi almeno annualmente. Poiché l’avviamento non genera flussi di cassa indipendenti né può essere ceduto autonomamente dai beni ai quali accede, lo IAS 36 prevede una verifica del suo valore recuperabile in via residuale, determinando i flussi di cassa generati da un insieme di attività che individuano il/i complesso/i aziendale/i cui esso pertiene: le Cash Generating Unit (CGU).
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