Page 148 - WIG bilancio separato e consolidato 2015
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
In conseguenza dell’operazione di Hive-off, già diffusamente commentata in Relazione sulla Gestione alla quale si rimanda per maggiori dettagli, la Filiera Energia rinnovabili al 31 dicembre 2015 presenta al suo interno solo due CGU ed esattamente quella “Teleriscaldamento” e “Produzione energia elettrica”.
Fatta questa premessa in merito alla determinazione delle CGU, si precisa che il valore d’uso del capitale investito iscritto nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 è stato determinato partendo dalle seguenti determinanti:
• Flussi finanziari rinvenienti dai piani economico-finanziari riferiti alle CGU oggetto di analisi integrati sulla base delle più recenti informazioni disponibili per il management;
• Atti di vendita e/o offerte di acquisto di assets perfezionate e/o ricevute nel corso del primo quadrimestre 2016;
• Sono state inoltre utilizzate, ove ritenuto necessario, ulteriori informazioni relative ai settori di operatività del Gruppo reperite da studi predisposti da analisti indipendenti e/o da altre fonti pubblicamente disponibili;
• Proiezione dei flussi fino alla fine della vita utile per gli impianti di produzione di energia elettrica e per l’attività di messa a dimora di rifiuti;
• Utilizzo della metodologia Unlevered Discounted Cash Flows post imposte per le unità generatrici di flussi finanziari individuate;
• Definizione di un cash flow terminale o tendenziale, laddove applicabile, generabile successivamente al periodo di proiezione esplicita, identificabile sulla base di elementi quali: il tasso di crescita sostenibile dei ricavi, la redditività operativa normale su livelli d’attività target, investimenti di mantenimento della configurazione operativa al termine del periodo di proiezione esplicita;
• Determinazione di un tasso di attualizzazione “market base” lordo, ovvero determinazione del WACC post imposte desunto da un panel di comparables.
Per quanto concerne i tassi di attualizzazione, coerenti con i flussi sopra descritti, sono stati stimati mediante la determinazione del costo medio ponderato del capitale in base ai seguenti elementi e considerazioni:
• Parametri di mercato ricavati da un campione di società comparabili quotate per ogni CGU, nella fattispecie il Beta ed il rapporto d’indebitamento. Per la CGU Ambiente, invece, è stato considerato il livello di D/E potenziale della società Waste Italia S.p.A. a seguito della rinegoziazione del proprio debito finanziario attualmente in corso;
• Un tasso risk-free univoco pari a 3,3%, ritenuto il Paese di riferimento per la determinazione dei WACC utilizzabile quale benchmark nelle decisioni di investimento di WIG in Italia e sui mercati internazionali. Nello specifico è stato definito pari al tasso di rendimento medio nel periodo 1 gennaio 2015 – 31 dicembre 2015 del rendimento effettivo dei titoli di Stato Statunitensi con scadenza a 10 anni, maggiorato di un Country Risk Premium, con specifico riferimento al Paese Italia calcolato come spread differenziale in funzione del rating sul debito emesso dall’Italia (rating S&P pari a BBB+);
• Un market risk premium univoco pari a 5,4% per tutte le CGU oggetto di valutazione pari a quello stimato per il mercato italiano;
• A livello complessivo è stato altresì previsto un premio addizionale (Size premium) pari a 1,1% sul costo dell’equity, al fine di riflettere la minore dimensione delle CGU rispetto al panel di comparabili e un premi di rischio addizionale (Company specific risk premium) pari al 1% al fine di riflettere le rischiosità specifiche dei singoli assets;
• La componente “Cost of Debt” (pari al 4,6%), è stata individuata sulla base del costo effettivo dell’indebitamento di Gruppo Waste Italia, in seguito all’analisi delle condizioni contrattuali in essere e agli esisti attesi della rinegoziazione del debito principale attualmente in corso;
• Il tasso “g”, applicabile ai ricavi di fine Piano in ipotesi di stima del Valore Terminale, laddove applicabile, è stato stimato in un range tra 0,5% ed 1,5%, riflettendo le specificità dei singoli Piani vuoi in termini di efficientamento dei costi vuoi in termini di assunzioni circa l’evoluzione del business nel lungo periodo.
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