Page 191 - WIG bilancio separato e consolidato 2015
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Corporate 5,00 0,19
Fondo rischi su crediti (-) (3,5) (3,61)
Crediti commerciali 77,17 76,69
Di cui:
Crediti scaduti da 3 a 4 mesi 1,69 1,78
Crediti scaduti oltre i 4 mesi 22,96 18,76
I crediti commerciali scaduti da più di 120 giorni ammontano a Euro 22,96 milioni e risultano in crescita di Euro 4,2 milioni. Tale crescita è imputabile ai crediti riferibili al settore ambientale e nello specifico al gruppo Waste Italia, i cui crediti scaduti oltre 120 giorni si attestano a Euro 19,2 milioni. Una parte di tali crediti risulta compensabile con debiti verso gli stessi clienti per prestazioni di fornitura da essi svolte.
Nello specifico il mercato di riferimento del Gruppo è rappresentato attualmente dalla gestione dei rifiuti speciali non pericolosi provenienti dalla raccolta da clienti privati, in prevalenza piccole e medie imprese industriali e presenta scaduti medi oltre i 120 giorni. Pur in presenza di una congiuntura economica sfavorevole che ha portato i giorni di scaduto medi di settore ad oltre 120 giorni, questo tipo di clientela presenta comunque un basso profilo di rischio, tenuto anche conto del significativo numero dei clienti (oltre nr. 3.000) e della bassa concentrazione del credito. Si tenga presente che parte dei clienti del Business Ambiente risultano essere anche fornitori e che dello scaduto riferibile a questa Filiera il 49% risulta essere parzialmente compensabile con debiti commerciali. Inoltre sono in essere attività di limitazione del rischio anche tramite operazioni di fattorizzazione del credito tramite istituti di factoring. Per maggiori dettagli circa le policy di gestione dei crediti si rimanda al paragrafo 18.3.3 della Relazione sulla Gestione.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità riguarda la capacità del Gruppo di far fronte ai propri impegni di pagamento, facendo ricorso all’autofinanziamento, al funding sui mercati bancari e finanziari ed alla liquidità disponibile.
Il Gruppo pone particolare attenzione alla gestione del rischio di liquidità, con l’obiettivo di mantenere, sulla base dei cash flow prospettici e degli stock di crediti/debiti commerciali esistenti, adeguate disponibilità finanziarie per far fronte agli impegni operativi e di investimento sia attesi e sia scaduti e rimodulati in piani di rientro con controparti operative di business, finanziarie ed erariali per un determinato periodo temporale, nonché alla ricerca di ulteriori linee bancarie autoliquidanti e di factoring a servizio del business e di un liquidity buffer sufficiente a far fronte ad impegni inattesi. In tale ottica, l’allungamento della duration media del debito di Gruppo avuta con l’emissione del Bond Waste rendeva concreto la mitigazione di tale rischio.
L’anno 2015 è stato estremamente critico per il Gruppo e in particolar modo per la controllata operativa Waste Italia S.p.A., in quanto le attività di quest’ultima sono state condizionate da alcuni ritardi nell’ottenimento di autorizzazioni e nelle realizzazioni di nuove volumetrie autorizzate (poi risolte nella seconda parte dell’anno). Tali ritardi hanno generato minori flussi di cassa e liquidità in corso d’anno, ulteriormente appesantiti dai diversi avvicendamenti ai vertici direzionali, che hanno di fatto rallentato la messa in pratica degli interventi previsti nel vecchio Piano Industriale approvato ad inizio anno 2015.
A livello di Gruppo, oltre a quanto sopra citato, la generazione di cassa dell’anno è risultata oltremodo inficiata:
i) dagli allungamenti nelle tempistiche di finalizzazione dell’accordo preliminare Gruppo Waste Italia / Biancamano che ha comportato uno slittamento da parte del consiglio di amministrazione della capogruppo quotata di proporre o meno a mercato l’aumento di capitale in Gruppo Waste Italia S.p.A. con diritto di opzione di Euro 30 milioni al fine di riequilibrare il rapporto Debt/Equity” (“D/E”)” di cui al comunicato stampa dell 22 aprile 2015. Il piano industriale che verrà redatto dal nuovo gruppo integrato post Fusione determinerà le future necessità finanziarie
per lo sviluppo e per il riequilibro, se del caso, del rapporto suddetto;
ii) dagli allungamenti nella realizzazione del parco eolico di Ciro’ per fattori esogeni. Il
completamento del parco sembrerebbe allo stato attuale più concreto per via di una manifestazione
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