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Per quanto riguarda la città di Napoli nonostante la vittoria delle sinistre nel 1975 non vi è una modifica della tipologia di organizzazione politica e un miglioramento nel funzionamento delle istituzioni locali910. La Giunta Valen- zi si avvalse inizialmente di vecchi quadri ancora pieni di ideali ma privi di esperienza gestionale, e di esponenti della società civile spesso di provenienza accademica. D’altronde la debolezza organizzativa del partito e la scarsa propen- sione a una politica volta a utilizzare criteri meritocratici nell’utilizzo delle risorse non permise di modificare l’ap- parato amministrativo del comune essenziale per una seria politica riformatrice11.
La sconfitta elettorale del PCI nel 1979, prima, e nell’83, poi,è stata imputata da alcuni (De Masi, 2005, p. 272; Pugliese et al., 1991, pp. 1159-1163; D’agostino, 1991, p. 1057) all’incapa- cità del PCI di mantenere la fiducia del movimento dei disoc- cupati organizzati che con alcune liste si orientò verso la DC e la destra. Ciò fu dovuto, secondo questi critici, alla necessità di trovare un accordo con i partiti di governo. L’accento sulle cause della sconfitta del PCI viene messo sul sistema delle alleanze piuttosto che sull’incapacità, dovuta a condizioni interne ed esterne al partito, di riformare la macchina am- ministrativa. Questa critica è un indice della sottovalutazione da parte di una certa sinistra dei problemi che nascono nella
9. Nelle elezioni politiche del 1976 il PCI per la Camera dei deputati raccoglie in città il 40,5% rispetto al 27,8% del 1972 per poi ridursi al 30,1% nel 1983.
10. Un importante problema che rendeva difficile l’operare della Giunta Valenzi è che essa era una giunta di minoranza, nonostante la sostanziale crescita elettorale del PCI, per cui aveva bisogno per l’approvazione al bilancio della DC di Gava e Pomicino.
11. Fra l’altro è proprio durante la giunta Valenzi che l’assessore ai Lavori Pubblici Geremicca si accorda con il movimento dei disoccupati organizzati nato nel 1975 per la creazione di cooperative. La guida di queste viene affidata alle cooperative bianche e rosse. I soci di queste svolgono lavori di semplice manutenzione per conto degli enti locali. I soci delle prime cooperative divengono poi dipendenti di Comune, Provincia, USL. Le assunzioni prescindono dal merito dei singoli per cui ciò contribuisce a peggiorare la non eccellente qualità delle amministrazioni. Successivamente si stabiliscono contatti anche con le cooperative degli ex detenuti.





























































































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