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livelli e gli andamenti delle curve per gli anni ’90. E, quindi, come mutano dopo il 2007, quando si evidenzia una conver- genza dei trend dell’insoddisfazione per tutti e quattro i Paesi, ai quali si contrappone l’andamento degli atteggiamenti verso la democrazia per le opinione pubbliche di due Paesi scelti come benchmark (Svezia e Germania).
3. Per una geografia dei divari territoriali
L’ultimo tassello di questo intervento riguarda la mappa delle chances di vita nelle regioni italiane12. Sulla base delle con- siderazioni svolte nel paragrafo precedente, possiamo trarre dai Rapporti BES 2016 una batteria di indicatori riconducibili alle dimensioni dello schema tridimensionale delle chances di vita (beni/valori, relazioni/reti, servizi/politiche). Nello specifico gli indicatori prescelti sono i seguenti:
– Beni/Valori13: 1) rischio di povertà; 2) diffusione del feno- meno dei Neet; 3) percezione della sicurezza.
– Relazioni/Reti14: 1) partecipazione civica e politica; 2) partecipazione sociale (associazionismo); 3) fiducia ge- neralizzata.
12. Anche se il livello metodologicamente più appropriato di indagine appare essere quello provinciale e inter-provinciale il che, per altro, consente di ridurre i rischi di “fallacia ecologica”.
13. L’indice di “rischio di povertà” fa riferimento alla percentuale di persone con un reddito inferiore o pari al 60% del reddito equivalente mediano sul totale delle persone residenti. L’Acronimo inglese NEET sta per Not (engaged) in education, employment or trainning – talvolta, anche indicati con “né-né”, cioè persone che né studiano, né lavorano o fanno formazione – nella terminologia dell’Istat si tratta di «giovani che non lavorano e non studiano». Per esteso il terzo indicatore è «percezione della sicurezza camminando al buio da soli nella zona in cui si vive» da parte di intervistati con età di 14 anni e più.
14. Nell’ambito della «partecipazione civica e politica» il Rapporto Bes com- prende le seguenti attività: parlare di politica almeno una volta a settimana; in- formarsi dei fatti della politica almeno una volta a settimana; partecipare on-line a consultazione o votazioni su problemi sociali o politici almeno una volta nei tre mesi precedenti l’intervista; leggere o postare su internet su problemi sociali e politici almeno una volta nei tre mesi precedenti l’intervista. Nell’ambito della