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Antonio La Spina
La basi teoriche dell’intervento straordinario: Tennessee Valley Authority
e Cassa per il Mezzogiorno
1. Premessa: le “basi teoriche”
Quando la Tennessee Valley Authority e la Cassa per il Mez- zogiorno vengono citate insieme è in genere per sottolineare come la prima abbia fatto da modello per la progettazione della seconda. Pertanto, sono essenzialmente le somiglianze che vengono in rilievo. Esistono, però, anche alcune rimar- chevoli differenze, che in parte vanno ricondotte ai diversi momenti storici in cui i due organismi furono istituiti, in parte a differenti concezioni della politica economica, del ritardo di sviluppo, dell’intervento pubblico in genere, in parte al differente assetto istituzionale e alle diverse tradi- zioni di governo e di partecipazione democratica. Tutto ciò ha a che vedere, appunto, con la dimensione propriamente “teorica”, intendendo qui con “teoria” non tanto (o meglio non soltanto) il discorso specialistico dello scienziato sociale, bensì le visioni del mondo, i valori prioritari, le spiegazioni e le ricette di intervento accettate come adeguata dai vari at- tori rilevanti nei processi di creazione e messa in opera delle politiche pubbliche.
Per quanto i provvedimenti che costituivano rispettiva- mente la TVA e la Cassa siano stati adottati a soli 17 anni di distanza l’uno dall’altro, in questo arco di tempo il mondo aveva sperimentato shock e mutamenti epocali. Alcune delle posizioni in campo erano cambiate, fino a invertirsi.
Nel 1933 Franklin Delano Roosevelt era stato eletto con il mandato di affrontare e superare con urgenza la Grande Depressione, che aveva colpito l’industria e ancor più l’a-




























































































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