Page 369 - marini
P. 369
Francesco Boccia
Qualità delle istituzioni e politiche di coesione per il Mezzogiorno
Oggi abbiamo la necessità di coniugare le modalità con cui, attraverso il funzionamento della società, si costruiscono i sistemi fiscali e come gli stessi possono essere correlati alle politiche di sviluppo. Se non facciamo questa valutazione preventiva si rischia un errore tipico dell’analisi tradizionale italiana: ritenere che le politiche pubbliche siano assoluta- mente sganciate dai modelli fiscali. L’esperienza USA, invece, ci insegna il contrario. Nel 2003, presso la UIC di Chicago, con Raffaella Nanetti e Michael Pagano, ho lavorato sul modello di funzionamento del bilancio della città di Chicago. Era già chiaro agli inizi degli anni 2000 che in alcune regioni d’ Italia si era avviato, anche se a macchia di leopardo, il cosiddetto apprendimento istituzionale, figlio delle politiche europee, correlato alle politiche di convergenza economica, coesione sociale e integrazione territoriale. Le analisi hanno poi dimo- strato come quell’apprendimento istituzionale abbia cambiato in qualche modo comportamenti, modelli organizzativi e la stessa vita delle nostre amministrazioni pubbliche, soprat- tutto a livello locale.
Il 1989, oltre a essere l’anno della caduta del muro di Ber- lino, coincideva con la data del primo quadro comunitario di sostegno (1989-1993). L’Europa scopriva, anche nei livelli istituzionali, che il regionalismo non era solo teoria e le po- litiche pubbliche e i meccanismi di reperimento delle risorse finanziarie iniziano a trasformarsi.
L’Italia, all’inizio degli anni novanta, era ancora quella della Prima Repubblica, l’Italia della Cassa del Mezzogior- no, centralista e con comuni senza autonomia impositiva