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350 ivan cucco, alessandro de iudicibus, sara moccia
serie di interventi più ampi ha inteso migliorare la coesione sociale e l’integrazione economica, attuando strategie per lo sviluppo trasversali che hanno riguardato il mondo del lavoro e dell’impresa, l’istruzione, l’integrazione e le nuove tecno- logie. La Programmazione Unitaria campana si completava con gli investimenti programmati nell’ambito dei due POIN- FESR, promossi e gestiti congiuntamente con le altre regioni dell’area Convergenza e con le amministrazioni centrali com- petenti in quei settori. Nel POIN “Attrattori culturali, naturali e turismo”, a cui si aggiunge anche il PAIN-FAS finanziato solo da fondi nazionali ed esteso all’Abruzzo, Basilicata, Molise e Sardegna, l’obiettivo era la valorizzazione delle risorse cul- turali, naturali, archeologiche e monumentali, mentre nel POIN “Energie rinnovabili e risparmio energetico” l’obiet- tivo riguardava la diffusione di nuovi interventi e soluzioni per l’efficienza energetica. A completare la programmazione unitaria vi è la responsabilità per la regione della stesura del programma attuativo regionale - PAR FAS che riguardava gli interventi di interesse strategico regionale finanziati con cir- ca 4 miliardi di euro dalle risorse aggiuntive nazionali FAS (ora FSC). L’obiettivo era quello di contribuire a realizzare la strategia complessiva individuata nel QSN, cioè il riequilibrio economico e sociale del Paese, integrando al tempo stesso anche le azioni degli altri programmi.
La fase di definizione dei POR, da parte della governance locale, fu seguita nella fase di negoziazione con il governo centrale per stabilire il riparto dei fondi disponibili per ogni area. È opportuno ricordare che nel corso di questa program- mazione le dotazioni nazionali e regionali dei programmi hanno subito diverse rimodulazioni con l’intervento nel 2011 del Piano di Azione e Coesione (PAC). La manovra del PAC si è articolata attraverso fasi successive di riprogrammazio- ne per un importo che, in base ai dati del Ministero dello Sviluppo Economico, ha raggiunto i 13.5 miliardi di euro. A questa somma concorrono sia le risorse nazionali derivanti dalla riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale dei programmi operativi (per un totale di 11.5 miliardi di euro),