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362 ivan cucco, alessandro de iudicibus, sara moccia
risiede anche nella sua possibilità di combinarlo con altri approcci derivanti dalle teorie dei sistemi regionali in- novativi, con la visione sistemica dell’impresa (Freeman, 1984; Golinelli, 2005) (Cooke et al., 2004), e con l’ana- lisi della social network (Granovetter, 1985; Burt, 1992; Gilsing, 2005), per evidenziare l’effetto positivo di coo- perazione sul progresso tecnologico. Diversi contributi empirici (Branstetter and Sakakibara, 1998, 2002; Arranz e Arroyabe, 2008) hanno sottolineato i vantaggi della collaborazione tra le organizzazioni di R&S in termini di output (brevetti, innovazioni di prodotto, innovazioni di processo, ecc.). Con la nascita dei DT bisogna superare quel concetto di distretto basato sul semplice scambio di input-output (transazionali), ma bisogna individuare nelle convenzioni e nelle relazioni, basate su fondamenti cognitivi, culturali, psicologici, sociologici, gli elementi cardine e di vantaggio della concentrazione geografica delle imprese. Solo così il distretto tecnologico, non di- venta soltanto un luogo di pure esternalità, ma si presenta come un ambiente costituito da rilevanti componenti relazionali, che condizionano la produzione e la diffusio- ne delle nuove conoscenze e tecnologie (Stopper, 1997). Alcuni recenti lavori empirici si sono concentrati sulle differenze di performances fra imprese che appartengono ai distretti e imprese che non appartengono ai distretti, utilizzando metodi di matching e stime differences-in- differences (Bertamino et al., 2016). Questo lavoro ha come obiettivo, quello di combinare le classiche tecniche di valutazione con lo strumento della SNA. Infatti grazie alla rappresentazione grafica della rete è possibile coglie- re le differenze sia strutturali, che di contesto tra i vari distretti. Inoltre si proverà, tenendo conto delle rilevate differenze tra i DT ad analizzare i reali effetti della colla- borazione delle imprese appartenenti ai DT. Si riporta di seguito una tabella di riepilogo della tipologia dei vari distretti analizzati, mettendo in evidenza la ripartizione soci/ partner e relativo ruolo pubblico ovvero privato.