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Emanuele Felice
Il divario socio-istituzionale fra Nord e Sud. Un’interpretazione di lungo periodo
1. Introduzione
Sull’evoluzione storica dei divari regionali in Italia recen- temente sono stati realizzati importanti passi avanti: nuove e più accurate stime sono disponibili con riferimento al reddito pro capite, come pure a diversi indicatori sociali o non economici quali istruzione, speranza di vita, altezze, capitale sociale, per un arco di tempo che va dagli anni a ridosso dell’Unificazione sino ai nostri giorni. In parte come conseguenza di questa nuova messe di dati – ma in parte anche per ragioni che attengono piuttosto alla fase di crisi economica e sociale che l’Italia e specie il Mezzogior- no stanno attraversando da almeno quindici anni – anche l’eterna discussione sulle cause del divario Nord-Sud (e quindi, almeno in prospettiva, sulle strategie per superarlo e le possibilità reali di riuscirvi) è tornata a riaccendersi. Lo scopo di questo contributo è offrire una breve panoramica sullo stato dell’arte, in gran parte riassumendo i principali risultati e le idee sviluppati in Perché il Sud è rimasto indietro (Felice, 2013) e in Ascesa e declino. Storia economica d’Italia (Felice, 2015a)1. La prima parte offre una breve panoramica sull’evoluzione dei divari regionali di reddito dall’Unità ai
1. Rispetto a questo lavoro, Felice 2015b per molti versi si può considerare una versione preliminare, oltre che maggiormente incentrata su Perché il Sud è rimasto indietro. Anche se vi sono differenze (e aggiornamenti) nella base di dati utilizzata, nell’impostazione del lavoro e in parte anche nella letteratura di riferimento, l’interpretazione di fondo non cambia.