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412 claudia cantabene, alfredo del monte
Robustezza
In tabella 10 forniamo un set di checks di robustezza per la nostra analisi. Innanzitutto, il limite principale della nostra misura di corruzione è la scelta dell’intervallo di tempo fra il momento in cui il reato viene commesso e il momento in cui viene registrato dall’ Istat19. Come detto in precedenza, ba- sandoci su lavori empirici precedenti noi abbiamo ipotizzato che questo intervallo temporale sia di circa 2 anni. Tuttavia, è possibile che il reato sia scoperto più tardi o che le indagini giudiziarie durino più a lungo e, di conseguenza, la nostra scelta di un lag di due anni potrebbe essere troppo breve. Per tener conto di questa possibilità in colonna (a) di tabella 10 stimiamo la nostra equazione di base aggiungendo un ulteriore lag della corruzione. Il numero di osservazioni si riduce, ma i risultati rimangono invariati, anzi il coefficiente stimato della corruzione è circa il doppio di quello stimato in tabella 7.
La seconda verifica di robustezza che proponiamo consi- ste nell’utilizzare un’altra variabile come proxy della corru- zione: il numero di pubblici ufficiali condannati per il reato di peculato (Cond). In questo caso i dati si riferiscono esclu- sivamente al reato di peculato, che è solo uno dei possibi- li comportamenti corruttivi che un pubblico ufficiale può commettere; la distribuzione spaziale del dato riguarda la regione dove il reato è stato commesso. Il principale van- taggio di questa variabile è che si riferisce a pubblici ufficiali condannati a seguito di una sentenza giudiziaria, anche se non cattura tutte le forme di corruzione20. Un ulteriore van- taggio della variabile è che possiamo basare la nostra scelta dei lags sulla lunghezza media dei procedimenti giudiziari
19. Secondo l’Istat, il reato viene registrato quando l’autorità giudiziaria inizia l’azione penale.
20. Un altro limite di questa variabile è stato evidenziato da Acconcia e Canta- bene (2008) «nell’ipotesi di concorrenza dei reati, un individuo è registrato solo per il reato considerato più grave dal codice penale. Quindi il livello di corruzione in una data regione, (...), può apparire significativamente più basso che altrove se in quella regione molti crimini sono legati allo stesso pubblico ufficiale».