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Goccia dopo goccia



                                                    CAPITOLO 7
                                         L’ACQUA NELLE RELIGIONI

                   Da  sempre  l’acqua  ha  avuto  per  l’uomo  una  notevole  importanza  e  fin
            dall’antichità ad essa è stato attribuito un significato importante in tutte le religioni.
            Il primo significato è quello della purificazione.
            Un esempio è quello del “diluvio universale”, ossia la distruzione di ogni forma di vita
            impura, attraverso l’acqua, avvenuto dell’ira di Dio che decide di dare vita a un mondo
            nuovo in cui gli uomini siano ripuliti dal peccato dei loro antenati.
                   Nella Chiesa Cristiana i membri sono battezzati, bagnati con l’acqua santa per
            diventare nuove creature e, a volte, vengono completamente immersi in una piccola
            vasca, come accadeva soprattutto nel passato.
            Battesimo è una parola greca “bagno o immersione”.
                   Anche tra i popoli primitivi veniva effettuato un bagno sacro che apparteneva ai
            tanti riti a cui l’adolescente doveva sottoporsi per entrare a far parte della vita adulta.
                   Per gli Ebrei l’acqua da sempre è un elemento di purificazione, unita alla recita
            di alcune preghiere di pentimento.
                   Al tempo di Gesù esistevano vari tipi di Battesimo (il Battesimo dei pagani,
            quelli degli Esseni,…). Il bagno che fanno tutte le persone insieme, nel fiume Gange,
            (anche se il fiume è ormai ridotto ad una fogna), è un rito irrinunciabile per gli Indù:
            immergersi in questo fiume facendo continui lavaggi permette al credente di entrare in
            un rapporto forte e intimo con la divinità.
                   Per la religione musulmana l’acqua è molto importante. Prima di entrare nelle
            moschee,  si  trovano  delle  vasche  nelle  quali  è  contenuta  dell’acqua  che  serve  per
            “pulirsi” dai peccati. Se il peccato non è grave ci si bagna solo i piedi, invece, se è
            grave ci si bagnano più parti del corpo.

































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