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insegnamenti possono rappresentare per l’occidentale ciò che per gli orientali rappresentano i Veda, le Upani@ad, la Bhagavadg¤tå, ecc.
Va ricordato che nell’antichità la parola “filosofia”, in Occidente, veniva considerata nella reale ac- cezione del termine, cioè “Amante della Conoscenza”. Conoscenza che veniva “incarnata” e vissuta in uno stile di vita che coinvolgeva l’ente nella sua interezza per condurlo alla realizzazione della propria autentica natura.
Terminiamo queste note sulla Tradizione occidentale riportando alcune significative parole di Raphael:
«È bene ricordare che di Ermete, Orfeo, Pitagora, Platone, Plotino, ecc., è morto solo lo strumento fisico, la loro “ombra”, la loro “prigione”, ma non è morto quanto essi hanno espresso e donato all’umanità. Ed è questo che importa. Che un giorno possa ripresentarsi qualcuno di loro, o altri, con diverso nome e diversa intelaiatura mentale e fisica, ha poca importanza; non contano il nome e la forma, ma lo spirito di verità e la forza propulsiva irradiante che esseri del genere possono vibrare e trasmettere».
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