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INTERVISTATORE : Buongiorno, Gran Maestro.
Gran Maestro : Buongiorno.
INTERVISTATORE : Grazie per avere deciso di concedere questa intervista.
Gran Maestro : Grazie a voi per l'opportunità che ci date, di esprimere al pubblico ciò
per il quale i tempi sono oramai maturi.
INTERVISTATORE : Mi permetta allora, Gran Maestro, di iniziare con una domanda molto
diretta ed attuale, ovvero, cosa è il Priorato di Sion, esattamente? Come si potrebbe
definire per essere descritto a chi non ha le competenze o sia venuto e le opportune
informazioni pertinenti a definirlo.
Gran Maestro : Il Priorato di Sion, è un Ordine iniziatico, il quale per via della sua
natura altamente esoterica e simbolica, congiuntamente al fatto che dal 1600 fino alla
storia più recente, sia stato una società segreta e clandestina, ha reso ancora più
preminente ed importante la percezione corretta dei suoi aspetti simbolici ed allegorici
per essere compreso, i quali erano gli unici elementi attraverso, esso comunicava con il
mondo esterno, ed unicamente verso destinatari precisi, in grado di decifrare i nostri
segni, simboli ed allegorie.
IN : Io penso che la domanda più importante e decisiva, che ad oggi, si possa e si voglia
fare al Gran Maestro del Priorato di Sion, e l'unica che potrebbe dare una informazione
davvero essenziale per capire meglio la reale natura di questo Ordine, da molti, ancora
oggi, ritenuto leggendario, è quella che si chiede ancora tutto il mondo, ovvero, se il
Priorato di Sion che è arrivato ad oggi, sia realmente quello fondato nel 1099 da
Goffredo di Buglione, da voi dichiarato insieme a diversi autori che hanno scritto
svariate opere sul vostro Ordine.
GM : Questa domanda, è essenzialmente fondamentale, ma allo stesso tempo, mi rendo conto
che la risposta da dare, non è così semplice, se il destinatario è un gruppo esteso di
pubblico, ma ci proverò comunque, spiegando che, essenzialmente, il Priorato di Sion è un
sistema iniziatico coerente, composto da simboli ed allegorie interdipendenti, il quale
non ha bisogno di essere reale, per essere vero.
Mi spiego meglio, i nostri misteri, si celano all'interno di allegorie e simboli, la quale
corrispondenza con il piano volgarmente detto "reale", non è quindi prerogativa
essenziale, come ad esempio la leggenda del Quinotauro, che unendosi alla moglie del Re
Clodione, concepisce Meroveo. È chiaro che ciò che conta è quanto celato in questa
particolare allegoria, ovvero che è stato trasmesso ai merovingi un deposito di
conoscenza che ha origini non umane; quindi, pur noi credendo nell'esistenza di altre
forme di vita e di intelligenza, non riteniamo centrale il fatto dell'esistenza del
Quinotauro in sé, in quella determinata situazione, ma bensì riteniamo basilare la
raffigurazione, fatta attraverso questa allegoria, della trasmissione attraverso i
merovingi di questo deposito iniziatico di conoscenza.