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Essendo nel deposito tradizionale ed iniziatico merovingio la "chiave", come già detto,
tutto questo non è assolutamente centrale o determinante, in quanto sarebbe come fissare
il proverbiale dito al posto del cielo.
IN : adesso tutto questo mi è finalmente chiaro, ma ancora non mi è chiaro perché Pierre
Plantard sia stato proclamato nobile, quando non risultano, se permettete, chiare ed
incontrovertibili evidenze in merito. Oltre a questo, abbiamo visto che anche voi avete
dichiarato, ancora ad oggi, sul vostro Sito Ufficiale la nobiltà di Pierre Plantard,
attribuendogli inequivocabilmente antenati tra i merovingi e Sigisberto IV.
GM : mi rendo conto che questa possa apparire dall'esterno come una incongruenza, ma in
realtà questo include proprio quello che stavo cercando di spiegare dall'inizio di
questa graditissima intervista, ovvero che il Priorato di Sion è un sistema iniziatico
coerente, composto da simboli ed allegorie interdipendenti, il quale non ha bisogno di
essere reale, per essere vero.
In questo caso, bisogna vedere qual'è la verità che vuole essere espressa, attraverso
qualcosa che non può essere oggettivamente considerato come completamente aderente alla
realtà.
Per fare questo, bisogna partire dal fatto che Pierre Plantard, faceva Saint-Clair di
cognome, quindi Plantard de Saint-Clair, e questo si può appurare anche dai documenti
personali, compreso il certificato di morte. Oltre a questo, va detto che anche il
cognome Plantard è originario di una famiglia nobile e che sempre la nostra tradizione
ci tramanda che il cognome Plantard, deriva da un soprannome dato proprio a Sigisberto
IV Plant-Ard "Rejeton" Ardent Prince – Ermite Comte de Rhédae, il quale nel 681 ha
ereditato da suo zio i titoli di Conte di Rhédae e Duca di Razès.
Successivamente a Sigisberto IV, che tra l'altro è proprio l'anello di congiunzione tra
San Dagoberto II e la presunta discendenza merovingia dei cosiddetti "Rois perdus",
quindi, ha origine il cognome Plantard, dal soprannome "Plant-Ard", accostato di fianco
al nome dell'antico nobile, che veniva appunto chiamato Sigisberto IV "Plant-Ard" o "dit
le Plantard".
Questo nome, in realtà, celava ben due significati nascosti che si riferiscono ad una
“Pianta” (Plant) che ha origini robuste, intese come profonde o lontane, quindi (Ard); con
profonde si può alludere ad una conoscenza profonda, appunto dalle profonde radici, allo
stesso tempo, l’allusione può fare riferimento all’antichità delle radici intese come
famiglia dalle antiche origini o come antichità del deposito di conoscenza.
Per concludere questa parentesi è bene precisare che noi quindi crediamo ad una certa
continuità tra i nobili Plantard, i Saint-Clair, e Pierre Plantard de Saint-Clair, anche
se ammettiamo che i requisiti effettivi in possesso di Pierre Plantard de Saint-Clair,
di essere legalmente considerato nobile, sono incerti considerata la documentazione
attuale, e che, anche se esistono dei documenti, dove Pierre Plantard de Saint-Clair è
effettivamente riportato come "Comte de Saint-Clair et Comte de Rhédae", ammettiamo che
non sono sufficienti a dimostrare che egli sia stato in possesso dei requisiti legali
effettivi.
È anche appropriato ricordare che nell'epoca moderna questo fa parte del "marchio di
fabbrica" e del fascino del Priorato di Sion : un importante diritto che esiste a
dispetto della regola.
Ciò si spiega in quanto questo è un ambito esoterico, dove il valore sta nel deposito
iniziatico e nella conoscenza, cose che non hanno nessuna relazione con i tecnicismi del
diritto nobiliare.
Pierre Plantard ha cercato diverse volte di chiarire questa differenza in merito al tipo
di legittimità da lui reclamata, ma ha continuato ad essere frainteso da molti fino al
giorno d'oggi.