Page 102 - Il Gruppo di Combattimento "Cremona" nella Guerra di Liberazione
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VII. L'OFFENSIVADEL SENIO
Con fazione del Po di Primaro (2 e ;3marzo), il nemico aveva subìto un inatteso scacco morale ed aveva dovuto rinunciare alle posizioni, che gli avevano permesso di conservare~ per ben due mesi, l'iniziativa in una guerra di pattuglie, tanto vantaggiosa per lui quanto fastidiosa e pericolosa per noi.
Il colonnello Ferrara, che avev!l diretto con tanta perizia la brillante operazione, studiò sul posto la sistemazione di dettaglio del nuovo fronte e! nell'intent? di attuare una occupazione econo-
mica e capace di rintuzzare gli eventuali ritorni offensivi deì Te- deschi, spostò avanti la linea fino ad includervi le Case dei Venti. La Torre di Prirnaro non venne occ.upata perchè troppo esposta al
tiro delle armi nemiche, come non venne occupato il caposaldo di Chiavica .Pedone.
La conquista di questo cascinale, legata al n_ome, ormai leg- gendario, del capitano Giorgi, era, infatti, il risultato di una azione dimostrativa che, per essere stata condotta con impareggiabile sian:
cio, aveva riportato _successi superiori al previsto. Mantenerne il possesso sarebbe stato antieconomico.
Ucomandante del 144° battaglione misto del genio provvide, comunque, a minare la casa in modo da farne una trappola nella eventualità di un ritorno offensivo del nemico.
Verso la metà di marzo il Gruppo iniziò una serie di sposta- menti, cedendo tratti di linea sulla destra ed assumendone altri sulla sinistra ed, alla vigilia dell'offensiva generale, aveva assunto uno schieramento da Fusignano a Mezzano, al di qua dd Senio.
in una zona completamente nuova rispetto a quella prima occu-