Page 104 - Il Gruppo di Combattimento "Cremona" nella Guerra di Liberazione
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impeto - sperava, a dire il vero, un mcanco meglio rispondente alla sua decisa volontà di combattere.
Per conseguenza, allorchè pervenne la richiesta alleata, noi tutti del «Cremona» provammo U:na dolorosa delusione. Si 1m- ziava finalmente la grande offensiva, che doveva portare aÙa libe-
•razione dell'Italia del nord e noi dovevamo accontentarci di « fare del chiasso dinnanzi alle posizioni nemiche », come era stato detto al Comando inglese, con una frase .non so se... mgenua o... mal tradotta l
La nostra volontà, le nostre aspirazioni e soprattutto il nostro dovere di Italiani ci imponevano ben altro. La partecipazione del « Cremona » alla fase decisiva della guerra doveva essere più im- portante e più redditizia. All'uopo venne presa in esame un"azione suscettibile di ampio sviluppo e di notevole rendimento, perfetta- mente adeguata ai mezzi del Gruppo, ed il S aprile 194Sne venne proposta !"attuazione al comandante del V Corpo d'armata inglese, il quale non potè non approvarla.
In sintesi la proposta prevedeva:
- il forzamento del Senio all'estrema sinistra, tra Casa Ra-
vaioli e Casa Ballotta, cioè là dove la nostra linea correva più Vl- cma al fiume;
-- la costituzione di una testa di ponte oltre il Senio;
- una; manovra a tergo del restante fronte, nel vivo del di- spositivo nemico, lungo la direttrice Villa farina, Casa Saracco, Ponte della Bassa sulla Canalina.
Scopo di questa azione era quello di far cadere per manovra il fronte nemico, sbloccando la via Reale e rendendo così passi~ bile una rapida avanzata alle rimanenti unità del Gr_uppo lungo
la stessa via. Per l'effettuazione di quanto sopra, la nostra pro- posta prevedeva:
•- la costituzione di una colonna su due gruppi tattici, ognu- no formato da un battaglione di fanteria, un gruppo di artiglieria (da 25 libbre), due pezzi da 17 anticarro, due plotoni artieri (con