Page 112 - Il Gruppo di Combattimento "Cremona" nella Guerra di Liberazione
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 glione a sinistra ed il I a destra. Priméi di raggiungere il Senio, esso deve superare gli ormai noti Fossi Vetro e Vecchio.
Seguiamo lo svolgimento delle operazioni da sinistra a destra.
Alle 5,30, quasi contemporaneamente al 11/22° della colonna ZA, il lll battaglione del 21° m.uove con la sua I Ja compagnia, che dopo un'ora raggiunge Fosso Vecchio.
Anche le altre compagnie partono subito ed in breve la lotta- si estende a tutto il settore. La reazione nemica è violenta ovunque. Con raffi.che di mitragliatrici ~ con tiri di mortai e di artiglieria, si cerca inutilmente di fermare il nostro éittacco. Imponenti campi minati rallentano l'avanzata; ma, aperti i varchi, rimovendo e di- sattivando centinaia di mine, il battaglione si attesta alle ore 10 sulla via Rossetta ~ si. dispone ad attaccare Alfonsine.
Alfonsine è la prima cittadina liberata dal ccCremona >>. Investita con la <rcompagnia a sinistra, in direzione di Borgo Garibaldi-Borghetto e con la IQaa de~tra, in direzione di Borgo Garibaldi, sbocco nord dell'abitato, con una colònna celere di car-
rette cingolate eh~ precede il movimento e con le altre due compa- gnie del battaglione, 1Jae 12\ che lo seguono, Alfonsine viene conquistata dopo una vivace lotta durata fino alle ore 1-3,05. La popolazione si riversa gioiosa nell~. str~de a festeggiare i liberatori,· questa volta Italiani e pertanto ancora più graditi.
L•entrata delle nostre truppe in Alfonsine coincide con la na- scita di una bambina al c.ui battesimo il colonnello Musco inter- viene, offrendo alla madre un segnò tangihile della generosità dei militari del ccCremona». Allei bimba, nata in così felice occasione, viene imposto, fra g}i altri, il nome di e<Cremonina ».
Oggi, ~ distanza di tempo, questi particolari possono sembrare puerili; ma io, che, lasciato il Comando per raggiungere la linea, potei assistere per céiso alla semplice cerimonia, non posso dimen- ticare la commozione, con la quale venivano formulati gli auguri per la neonata. Alcune comari ridevano, bene augurando, e tuttavia
avevano le lacrime agli occhi.


























































































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