Page 180 - Il Gruppo di Combattimento "Cremona" nella Guerra di Liberazione
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 H m Italia dalle Armate allleate, ripeteva con lo stesso ardire è lo « stesso stile altre imprese non inferiori a quelle che già gli avevano 1<procurata la concessione di una medaglia d'oro. Nell'ultima di « queste, alla tesra di un gruppo di animosi, attaccava con irruen- « za una colonna di automezzi che tentava il ripiegamento e la di- « sperdeva a colpi di P.I.A.T. ed a bombe a mano, catturando « 80 prigionieri, numerosi automezzi, rilevante numero di armi e « munizioni. Sempre alla testa dei suoi fanti, riportava _una grave « ferita che poi lo conduceva a morte. Spirava serenamente col « pensiero rivolto alla famiglia ed alla Patria, nella luminosa sod- « disfazione di aver compiuto con piena coscienza e assoluta mo- « destia il suo dovere di soldato e di Italiano, per il quale la con- « cessione della prima medaglia d'oro non era sta-lo un punto di « arrivo, ma un punto d'onore per fare ancora di più e sempre me- << glio, come effettivamente ha fatto.
« Senio-Santerno-Po-La Croce di Cavarzere, 10-26 aprile 1945 }).
Al caporal maggiore Fruschelli Gino, della 2a compagnia del 22° reggimento fanteria, per il valore dimostrato al forzamento dd Senio il 10 aprile 1945, veQne concessa la medaglia d'oro al vàlor militare, alla memoria, con la seguente motivazione:
«Comandante di squadra avanzata, durante l'attacco contro « una munitissima posizione tedesca, mentre la sua squadra, sorpresél « sul fianco destro da un violento fuoco di mitragliatrici, rallentava « l'impeto offensivo, ripresi alla mano gli uomini e strappato il fu- « cile mitragliatore dalle mani di un porta arma, apriva decis.amente « il fuoco per proteggere i movimenti dei compagni. Gravemente
« ferito, continuava a sparare fino al termine delle munizioni. Col- « pito una seconda volta, vincendo con la ferrea volont.à lo strazio « della carne martoriata, riusciva a trascinar.si fino ad afferrare· .il « mortaio di un compagno caduto ed ,!:lpriva nuovamente il fuoco. « Colpito una terza volta da _una scheggia di mortaio che gli squar- « ciava una spalla, prima di abbattersi al suolo, con l'ultimo ane-






























































































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