Page 247 - Il Gruppo di Combattimento "Cremona" nella Guerra di Liberazione
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  fronte del Principe Umberto di Savoia alla fine dell'aprile 1945.
Bene. Intanto vorrei, al riguardo, precisare quanto segue: in primo luogo, il Principe Umberto non andava come Principe Ereditario, ma come Luogotenente Generale del Regno , cioè come facente funzione di Capo dello Stato e quindi Comandante di tutte le Forze Armate italiane esistenti in quel momento. Secondo, non si trattava di una "visita di ispezione". Il Luogotenente, infatti, non voleva ispezionare un bel niente, ma semplicemente ringraziare i soldati del "Cremona" per quanto avevano fatto in combattimento, intratte- nersi con loro ed insieme ricordare i Caduti. Infine, il Castellacci, ad un certo punto, chiede al Sen. Boldrini, che ali' epoca comandava la Brigata "Gordini", come mai i reparti alle sue dipendenze si inter - posero a protezione del Principe Umberto e degli Ufficiali del
"Cremona" per reprimere le bordate dei fischi e dei cori offensivi.
Il Sen. Boldrini ha sì risposto (e lo si rileva nel suo intervento -n. 21- della discussione) ma non ha detto tutto ciò che poteva e dove- va dire, per motivi che a me sfuggono. Egli, infatti, in un'intervista concessami in Albergo, la sera della Tavola Rotonda, alla presenza dell' Avv. Marco Grandi, queste cose "non dette" me le ha chiarite ed io le riporterò in occasione della stampa degli atti di questo con- vegno (24).
Intanto, sull'argomento, per ulteriori approfondimenti, chi lo desi- derasse può consultare il libro del Generale Ettore Musco, dal tito- lo Il 21° reggimento fanteria "Cremona" nella Guerra di
Liberazione, edito a Roma nel 1962 dalla Tipografia Regionale.
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