Page 245 - Il Gruppo di Combattimento "Cremona" nella Guerra di Liberazione
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  ENRICO BOSCARDI
Con riferimento all'intervento, in discussione, di Aldo Fagioli e di Castellacci
Lo scrittore, come tale mi sembra si sia presentato, Aldo Fagioli ha voluto ad ogni costo la parola per intervenire su due argomenti - peraltro scoordinati- che non mi sembrano di alcun rilievo con rife- rimento al tema del convegno. La frase conclusiva del suo interven- to, però, mi ha in verità lasciato alquanto perplesso. La cito: "Ultima cosa che dico riguarda un avvenimento dopo la guerra. Il
"Cremona" era a Piove di Sacco ed il Re Umberto venne a salu - tarlo. Ebbene, tutti i soldati lo fischiarono tanto da farlo scappare". Questa vorrebbe essere la conclusione di un suo intervento in un convegno storico.
In occasione di altri interventi analoghi a quello del Fagioli, sempre inesatti, imprecisi e riferiti "per sentito dire", a volte per ignoranza, spesso in mala fede, sull'incidente di Piove di Sacco, mi ero ripetu- tamente proposto di non entrare in polemica. A questo punto, però, dopo l'intervento dello scrittore Aldo Fagioli, nella mia veste di Direttore del Centro Studi e Ricerche Storiche sulla Guerra di Liberazione e di Direttore della collana degli Atti dei Convegni del cinquantenario, non posso comportarmi in modo "distratto" - meglio, pilatesco- fingendo di non avere sentito o di non aver capi- to. Quindi mi incorre l'obbligo di dire sull'argomento qualcosa, secondo me, di più esatto, per le fonti documentali che la suffraga- no.
Anzitutto una risposta allo scrittore Fagioli. Primo: la sua afferma- zione, anche se solo di due righe, è stata la goccia che ha fatto tra- boccare il vaso e che, quindi, mi ha spinto a prendere la parola sul- l'argomento; e di questo lo debbo ringraziare. Secondo: l'incidente di Piove di Sacco non riguarda la Guerra di Liberazione, in quanto
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