Page 267 - Il Gruppo di Combattimento "Cremona" nella Guerra di Liberazione
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H. 23 Edito dal Gruppo di Combattimento "CREMONA,, Mercoledl 2 Maggio 1945
·11''CREMONA,, e la sua opera
L'8 scttembrCI 1!143tutto sem- 8i, A.tt,oniti. a mantenere ,·incoli di di~ciplina. ~~ ottoim <li passioue, è atte~& bra. crollarn. Non n1R11<·1t.no da parte dello l', sanno const•rvare l' o~cendcnte di Rp<'nuiza.
Un' onò&ta. di pessimismo in- autoritR re!òlponsabili gli sforzi creat•) dalla !'ltima recipoca. fra. E finalmento uno spiraglio: il
vade l'Italia ed una ondata di per poter dare subito alla. cau~a. ufficiali e gregari.
fo1lia. pervade gli Italiani. delle Nazioni llnitc un apporto Durante questo periodo di pM- Non si pensa che a ricercare roale di sangue e <li sacrifici. sione, il C. I. L. scrive pagine colpe, o. lanciar!' accuBe e quan- 1\11\gli al\ea.t.ici credono poco. gloriose ed il cammino che per- do rimestando nel fetido fango, Ciò nono~tante nasce il rag- corre, simile ad un calvario, si si vedono affiorare numerose fui- grnppamento motorizzato. co!!parge di Croci e si tinge di
gide gemme, si ha paura di, Ha il collaudo a Cassino. Ed sangue generoso.
me_ttorle in luce. ò nn collaudo sanguinoso nel I salmeristi lavorano e destano Dal C.I.L. ne debbol)() o[l.scere
L.a Sconfittf'I,materiale e ~~iri- tp1ale ancora llDA. Yolta, il ~ol- l' ammirnione dei reparti delle 1
10 Aprile
• _.,~~:l?:1,..,~i t~ui 1u, 300.(X)() uomini
Il •Cremona> altro non è che la rlivisione della Corsica che
li Generale Vice Comandn.nate del (,'r11ppo t~ a stretto crmtatto colle tl'ttppe operanti ed imporfi.,ce gli ultimi ordfrd pe,· l'attacco.
tuale di un sistoma politico \"Ìe- flato jtnliano rinlTcnnR le sue
ne qualificata 8Cou.ìtta. militare. Tut.tf1'le colpè \"ongono aUri-
buite ali' Esercito.
Neesuno pensa. che I1Italia. è
una. nazione moderna e che nelle
nazioni moderne, in tempo di
pace, l'Esercito nitro non !} che
la nazione nel sorriso della sua. un' attesa sfibrante.
più sana giovinezza e, in tempo 1
di guerra., è l'espressione della Nazione con tutti 1 suoi difetti e tutte le sue Yirtù.
Così ciascuno, praticamente, parla continuamente malo.di sè, dei suoi figli, dei suoi pa.dri, delle sue donne.
Gli e.Beati rimangono perples-
Nell'inverno '43 - 44 queMte truppe magnifiche conoscono la fame.
Non e!istono possibilità di equipaggiarle a poco a. poco lo truppe diventano· lacere, manca- no di scarpe, calzano gli zoccoli.
I comandanti at,tingono forza dalla fede e dall'amore, riescono
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/,' argine del Senio è t·icino; il nemico, che da lungo tempo vi si era fortificato, tenta arrestare l'avanzata. Le nostre fanteTU, incuranti del fuoco delle a,•mi automatiche tedueM, ,errano !otto.
yirtù.
FnlicosRmente si Rmplia: na-
sceilC.I.L..
Ma intA-nto soli<le divisioni,
cho già hanno dato prova di vR.lorn o di fcdel!À. nella lotta a contro i tedeschi, languono in
governo di Londra. pensa di de.r modo ali' Esercito italiano di dare il ~no contribut.o alla. • Caus11•·
St,mno per nascere i Gruppi di Comba,tt.imerit.o.
altri due: e il Legn&1'0 • •erl • il Yolgorr:
1
8ti ~nlcfati. C'IH'fino n poeo tempo ~; qnf'llfl :-tessa divisione cho prima h1rnno imlmv•cioto un fu- il i1 sctlembre 19-13, .-:enza. d,i- cile, ~i pro.Ji/.!:1110 pr·r la <'1tllsH.: seull-rc, fnrte dell'imperativo ca- riattano p(lnt,i, ristabiiiscono co- le.gorico rii·\ dnvnfl, a.ttncca. rlcci- munirRzioni, deetillgPsriunano i ~11111Pnlei t•·dcschi e li l'VStringe porti. Jlrc:-itano ,':l~rvizi prczi<Jsi a1I arr1·1rnrc.
in tutti i ~Pttori.
Citi ,·i,·r- quf'I JH'riodn sn tnihi
,:: la I •i\·i~i11nn clw ac.:cr-ndr: la t'.:1m11i.1 dt>l!a no!':trn gucrrn
l'amAr"Z'ZR,lei cuori ibli;1ni. !l'H
sa n1wllf' f'lw 1p1ci ,·1wri 1111,!·,1,1
!'lotto il grigio - \·1•rd•: r••;1lm1111i11i;,-ì:i l:1 ~·11;1 J'l"f'J l\rnzion<'.
rim:cir('.
E ntlC'ndt•.
I mnm<'nli J•rn•o!risti.
I duo primogeniti sono • il Cremona• ed e il Friuli•. •
lavorano nel-
Granrli nella lom nmilU1-quo- cambia. il unminativo in gruppo.
lo retrovie.
-: 1·, zi,,111>.
'<1 ,·.,111 ,·11trn. in Irpinia ,-d










































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