Page 268 - Il Gruppo di Combattimento "Cremona" nella Guerra di Liberazione
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Ea spiga
i ,qenie1·i, 1Jempre in primn r;nell, tolgmw le mine, .~JMr11·e dovuque, a(fìncM il (nnte abbin libe.rfl J'lU!iaggin.
la fiducia. in essi dei gregari. i-ullA. ..Friuli• i! giorno 8 di
Ncssuno ali' infuori dl:-'in\llghi W'llnRio 1llll<l\'(' 1
per r,nfrnrr, in dC'll' Pi.ercitCl.
1 l
del Gruppo, Cl'ede. Nessuno pronuncia
una
pn-
linr,a, 1:; il
primo una
rola cl' incitamento.
All'interno vi sono numerosi efTettÌ\'Ì, ma il Gruppo è ugual- l
di::;crtori e moli.i che no11 ri- menlf' desti nato I\ i:io~ittuire nna. 1 spondouo alla chitrnmla. di vi~ione Ca,rndf'.c:e. J A poco .a poco ~orge la 1.:(J11- Batlaglio,1i di tlUO u~imi11i vr,n.
vinzione che ciascuno· possa im- gono rilevai i dfl. btg. di 400 punemente soltrnn,i a.Il'obblig<• uomini .<•nun frontc pRrtic0h1r- militare. E ciò perch(' mauc11no mente Rttin,.
ì mezzi rli repressione o pC'rchf> Lotta dnni..
.I'attt'sa è sta.La.troppo lung11. Giorno e 1101te e un iiussogu1rs1
, Non mai:~=
lotwre~~~-~--d1-•t~•:cl_11
e rl, contrntt•cch1 I -~
li 11P111irnripiPgnwlo ha fallo srtltare fratti di .~fradP. Nulla (re11a l'impeto ,1,.; no.1fri. N('H.'WTJn.~tacolo può fnmm·li. Eccoli cii laro,·n per .'fOldifuire, allP prime imprrmi·i.~·ate J>ll8·
ll Senio è raggilmto. llfe11tre elenumti ara11wti, attrnre,.,~·aln il fiume, costringono il nemico a ripiPgare., ge11iel'i del no• stro G,·uppo approntano, a tempo di primato, il 1n-imn.,
ponte pe1· dare modo al groR.<iOdi affra,i,er8m·e il corRo d'acqtur.
citano•a.na diserzione·;c non)ono Ogni cascina è nn fortilizio poche le persone, anche in buona cho passa sp<'sso da una mRno fede, che chiedono e ma perchò ali' n.ltrn, ma i soldati del e Cre- dovreste farlo?•. mona• rinnova.no le gc~ta dei
Eppure il vecchio t,ronco re• fanti del Piave: < Di qni non
siste.
Il Gruppo si sposta nella zona
Sì passa,._
Dopo qui)l(lici giorni di lotta,
la fede è più sa.Ida che mai. 11 te che aia. con un mese di ritardo si vamento e desidC'."ffl solamente
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di Ascoli Piceno.
Prima del previsto e nonostan- ·soldato sa. di poter. osaro offen-
Alfo11Hine
nccolfe dai RQrri,n e dalle lacrime di gioia di tanta mamme,
che ritedono nei 1IO>'lrifunti i /01·0(,gli, i figli dell'Italia rÌs(>rta.
Esisto
11otovole crisi d1
1
di fare uno shalzo. strada alli> uniti\ laterali, deter- Dcbnttft offensi\·A.nwul.o sul Po mi1rn11.Jn 1111 ll.l'("o\crnmonto di
di PrimR.rn. t0mp1 imp,·<'n·i."t() f'd imprevi- 1 ri~ulta.ti, iu rf'la1.iun1• ll.lln dihil(·.
sitnazionP. e ,di' ohhif'ttin,. sonn imponC'nli l' dC'sto1t11 I' n.r11mirn- zi1rnf' rlei romR11<liall,·Ali.
Gi1rngu11u Pl11gi dal ,\fan·st·i:tll11 l111tti11lf'11!i. d t\ 1,•xandl'r. 1lttl I ;,,11,·rn\,. I 'lari,.! n·tnit,,
<lruppo
''lt'II(' Ar-
!dal 1;1,1w1,t!,• ;\I,· Cn·,·n. dal 1;1; ,1 ,·.,rn,\1111·dai,· il t,•wpo
!C.:omanrlRHi<' d,·1 ('orpo d';\rni:1t;l 11 • f'r,•mn11a • ha t'lll\'Prd1t11'
di ric,r,!111,n..i..
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I I militnri che dnvrr'l1l,ero an- sm,sidinrin. i !In.re " tra?>worrnru iwllo giorni
Il ~uo compito dovreLhe ei--~Pfl\
limitato noi t.ompo e nello ~JHt-1 i\la dopo <'inqm•giorni giungo zio: ma il comRndantc propora,'t l' ordi11P rii mttr)vere.
chiecfo ed ottiene ,li fure <fr piit. ! La notizia viem• H.ccolta.con
Cosi il e:manovnt.. LR sna
e Cremona.•
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8Ì tra.<iforma. in pri111.:ipah•. !11 H.nmn, alla Ca~a di Ripo~o
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Stqwrn, il H1•nio i11fra11g,' la d(•H'nllil'ÌO ht•ncssnn•, implornno 1
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