Page 47 - Il Gruppo di Combattimento "Cremona" nella Guerra di Liberazione
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mh, tra i quali assumevano notevole importanza i ricuperi e le ri- parazioni, che 'consentivano un abbastanza sollecito reimpiego de- gli automezzi.
I.trasporti avevano .un'importanza preminente: sia perchè il Gruppo era motorizzato, (in effetti lo era solo in parte, in quanto, per uno spostamento al completo, aveva bisogno di un rinforzo di circa 200 autocarri), .sia perchè ogni servizio, all'atto pratico, si traduce in un trasporto e non v·è chi non veda la sempre crescente
- importanza dei servizi.
Una novità che ritengo dovuta alla nostra situazione armisti-
ziale, era, nel Gruppo di combattimento, il 51° B.L.U. (British Liaison Unit), cioè l'unità britannica di collegamento.
Raggiunto il « Cremona >> ad Altavilla Irpina, esso si era af- fiancato con un nucleo al Comando del Gruppo e, con ufficiali di- staccati a ciascuna delle unità dipendenti, fino al battaglione, col compito di trasmettere gli ordini delle autorità britanniche e di ren- dère più facili i contatti di servizio .con i Comandi alleati.
In effetti gli ufficiali di colleg.amento distaccati presso i reparti controllavano l'àttività dei reparti stes~i e ne riferivano al loro Co- mando che, agendo ad latere del Comando del Gruppo, finiva per costituire un vero ~ proprio doppione.
Il capo del 51° B.L.U., ten. col. Webb Carter, agiva, infatti, con la stessa autorità del generale comandante; il maggiore Hatch, capo dei servizi, rappresentava un secondo Capo di Stato Maggiore; i capi dei vari uffici· corrispondevano ai capi uffici del nostro Co- mando e, poichè tutti avevano vere e proprie funzioni di comando e di controllo, il Gruppo er.a, in sostanza, una grande unità con due distinti Comandi.
Tuttavia, per il tatto e per la notevole capacità del ten. coL Webb Carter, il 51° B.L.U. offrì sempre .una cordiale collaborazione e, quando gli ufficiali inglesi si convinsero che i corrispondenti uf- ficiali italiani lavoravano con sicura fede e con profonda compe- tenza, si stabilirono fra i due Comandi rapporti di reciproca stima e di sincero cameratismo, anche perchè gli ufficiali inglesi - e

























































































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