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colpi con l’arma, che si compor- tano come se i colpi siano stati davvero inflitti e subiti. Chi vie- ne colpito, non è stato capace di "parare" il fendente.
Esce dalla "ronda" formata da curiosi e simpatizzanti e lascia il posto ad un altro sfidante. I colpi sono simulati; non è previ- sto un vero e proprio tocco tra i contendenti, che eseguono la loro arte rimanendo sempre ad una certa distanza. Molti movi- menti effettuati e mosse prati- cate sono quelli della scherma classica, con parate, affondi, passetti, finte, ecc...
Tutto è molto vicino al classico duello praticato da galantuomi-
Fasi iniziali del concertone della “Notte della Taranta (2007)”, presso il prato dell'ex convento degli agostiniani a Melpignano.
ni per questioni d'onore fino al XX secolo. Nel Salento, la scher- ma è spesso accompagnata dal- la pizzica suonata con ritmo cadenzato e con l'utilizzo di un numero più limitato di strumen- ti (armonica a bocca, organetto, tamburello).
Molti danzatori e schermitori af- fermano che la musica non è in-
dispensabile per la loro arte che, più vicina all'arte marziale che alla danza. Sembra che la stes- sa sia recentemente subentra- ta, per mascherare veri e propri sanguinosi duelli che, quando arrivavano le forze dell’ordine, si trasformavano in giocose dan- ze tra uomini: i coltelli spariva- no nelle maniche e i tamburelli scandivano il ritmo della pizzica pizzica, tipico di quelle zone. Per questa più o meno casuale commistione di "arti", in tempi recenti è stato coniato impro- priamente il termine "pizzica scherma".
Nel Basso Salento, si può osser- vare questa tradizione a Torrepa- duli, (Ruffano LE), in occasione della Festa di San Rocco, che si svolge a cavallo del Ferragosto e che coincideva con una delle più importanti fiere contadine della provincia, occasione di pellegri- naggio dei devoti di San Rocco.
I pellegrini e i numerosi commer- cianti passavano la notte in at- tesa dell’apertura della chiesa e dell'inizio della fiera di fronte al Santuario, ingannando il tempo suonando, cantando e, in alcu- ni casi "pazziando" (tirando di
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