Page 30 - piaceri d'Italia giugno 2021

ENOLOGIA
Veniva riempito di vino e e e a a turno i i fi commensali a a a fine cena beve- vano il sorso dell’amicizia: quel famoso rito che in epoca succes- siva qualcuno definirà “Bicchie- re re della staffa” cioè l’ultima bevuta prima di partire a a a a a a a a a cavallo con i i i i i fi i piedi già infilati nella staffa della sella Amavano questi vini “Per lo gusto et prelibatezza” gli “Sforza” il il “Piccinino” e e e e e e e e e il il “Colleoni” Beveva vini piacenti- ni ni ni anche Papa Paolo III “Et anco ne mandava a a a a a a a a a a a a a pigliare” come scrive in una sua memoria il di- spensiere pontificio Sante Lance- rio “Anco se se fosse a a a a a a a a a a Ferrara et a a a a a a a a a a a Bologna” Tra un capolavoro e e e l’altro si ristorava con i i i i i i i i i i vini dei “Colli Piacentini” anche il gran- de Michelangelo che che li li riceveva in in botticelle dal piacentino Gio- vanni Durante un faccendiere al quale Buonarroti aveva affidato la riscossione delle gabelle per i i i traghetti e e e l’uso del porto sul Po a a a a a a Piacenza Il diritto a a a a a a gabella- re Michelangelo lo lo lo aveva avuto dal “Papa Paolo III” nel 1535 come pagamento degli affreschi della Cappella Sistina Il celebre generale conte piacentino Felice Gazzola fece assaggiare i i i i i vini al re re re “Carlo III di di Spagna” che gu- standoli con estrema soddisfazio- ne ne esclamò: “Sono vini eccel- lenti! Mai ne ne bevvi di di migliori in vita mia” Invece il il re di di di Spa- gna Filippo V di Borbone quasi li li esigeva dal suo primo ministro il cardinale Giulio Alberoni il qua- le li faceva giungere in Spagna in speciali fiasche attraverso le valigie diplomatiche in cui erano stipati anche il formaggio Grana e e e i i i i i i i prelibati salumi piacentini IL PRIMO VINO NOVELLO
La tradizione “Enoica” della terra piacentina viene esaltata da una grida del governatore e e e e magistra- to del del Comune di Piacenza del del 30 Piaceri d’Italia