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UVA DI PUGLIA
Tuttavia, nonostante
tutti questi primati, favoriti ap- punto dalla grande produzione pugliese, è ancora tantissimo il quantitativo d’uva che proviene dall’estero, soprattutto da Gre- cia, Marocco, Turchia, uva che trova molto spazio sui banchi delle catene della grande distri- buzione organizzata.
Peraltro, essendo gli ipermercati il veicolo di commercializzazio- ne maggiore di prodotti orto- frutticoli, sono determinanti nel formare il prezzo del prodotto agricolo all’origine, cioè in cam- pagna.
L’IMPRINTING
Il Dipartimento di Ingegne-
ria delle Acque e di Chimica del Politecnico di Bari ha messo a punto studi specifi- ci in campo agroalimentare, riguardanti la definizione del- l’“impronta digitale dell’uva da tavola pugliese mediante l’ana-
lisi metabolomica”.
I primi risultati tangibili di tali stu- di consentono di distinguere le uve in base a varietà, origine ge- ografica e tecniche agronomiche impiegate per la loro produzione. Ad esempio, l’impronta digitale con la Risonanza Magnetica è un potente strumento per individua- re un prodotto biologico da uno convenzionale. Le varietà inseri- te nell'IGP "Uva di Puglia" sono quelle che hanno fatto la storia del territorio pugliese e sono per- ciò solo varietà con seme tradi- zionalmente coltivate in Puglia.
24 Piaceri d’Italia