Page 48 - settembre
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PROTAGONISTI
SANPIOEA
DON TONINO BELLO
Lenoci è fedelissimo a San Pio e don Tonino Bello. Di don Tonino, nato ad Alessano e diventato vescovo di Molfetta (in odore di beatificazio- ne), ha letto tutto ciò che il vescovo ha scritto e applica i suoi insegna- menti nella vita quotidiana, ricor- dandolo sovente nelle sue relazioni: “Secondo don Tonino Bello non ba- sta più enunciare la Speranza, ma occorre organizzarla”.
Ha visitato più volte la casa e la tomba, a partire dal 2007 quando fu relatore di un convegno a Santa Maria di Leuca, rinomato centro tu- ristico nel Sud del Salento.
L’AMICIZIA CON ABBASCIÀ
Lenoci era amico dell’imprenditore Dino Abbascià, che venuto a Mila- no da Bisceglie all’età di 13 anni, ha costruito un impero, divenendo vi- cepresidente dell’Unione Commer- cianti e detenendo incarichi di alto prestigio in altri enti.
Scomparso prematuramente nello stesso anno dell’Expo di Milano, Dino fu proclamato, da giornali im- portanti, il re del settore ortofrutti- colo, non soltanto perché era stato il primo a introdurre da noi la frutta esotica, ma pure per la notorietà di cui godeva per i suoi furgoni che circolavano per Milano con la scritta della sua impresa. oltre che per le iniziative cui prendeva parte o che faceva organizzare. Un suo grande negozio in centro era così ben al- lestito da sembrare un’enorme ta- volozza.
Abbascià era uomo generoso, dina- mico, disponibile e faceva onore a Bisceglie e a Milano. Stimava molto Lenoci; lo voleva sempre accanto a sé nelle atti-vità del circolo pugliese, di cui era presidente, che si teneva- no a Milano al Circolo della Stam- pa e all’Istituto dei Ciechi e gli dava sempre la parola. Lenoci esaltava la Puglia e le sue perle; metteva in luce
Dall'alto: le concarelle tarantine, Giovanni Paolo II con don Tonino Bello, festival della valle d'Itria, Martinafranca
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