Page 505 - Lezioni di Mitologia;
P. 505
493
Dolce memoria suona
Per l'Olimpo beato.
Vergine avventurata in mortai velo
Di bellezze immortali adorna apparve;
Stupì vedendo, e l'adorò la terra.
Venere al terzo Cielo
Tornò da' freddi suoi vedovi altari
Te consigliando alla giurata guerra.
Ma la vendetta invano
Volgean gli occhi di Psiche.
Ardesti, e a te l'antiche
Arme cadeau di mano.
Vittima incerta entro a funereo letto
Tradotta al monte, abbandonata e pianta,
Giù per valli profonde in ricco tetto
Peso a un Zefiro amico ella scendea.
Là di se in forse i vuoti dì vivea
Fra tema e speme a sconosciuto amante;
E tu le usate prove,
Terribil Nume, esercitar solevi
Sovra Nettuno e Giove;
Poi col favor dell'ombre
Ti raccogliea nella segreta reggia
Talamo aurato d'immortal lavoro.
Ivi alle tue fatiche
Ofiria dolce ristoro
Il molle sen di Psiche
Irrequieta Diva,
Che nelle gioie altrui t'angi e rattristi,
Tu dall'inferna riva
L'aure a infettar del lieto albergo uscisti;