Page 630 - Lezioni di Mitologia;
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Il mar si oppone. Ancor che il suolo 1' onda
Sia chiuso, ei disse, aperto è il Cielo, andremo
Per esso: tutto posseder Minosse
Può, ma non l'aria. — Sì parlava, e piega
L'ingegno ad arti ignote, onde natura
Rinnovi, e vinca: in ordine dispone,
E adatta in prima le minori penne;
Segue alla lunga la più hreve, e credi
Che quasi colle cresca; in questa guisa
Sorge zampogna con dispari canne.
Quelle che in mezzo sono aggiunge all'ime
Con cera e lino, e le disposte piume
Con piccol giro piega, ond'è ch'imiti
Ali vivaci. Stava accanto al padre
Icaro, e tratta con ridente volto
I suoi perigli, ignaro, ed or le piume
Serra, che mosse son dall'aura errante
Ed ammollisce la docile cera
Con la destra scherzosa, onde ritarda
La meraviglia della man paterna.
Poiché l'ultima man fu posta all'opra,
Sulle ali doppie il facitor librava
II suo corpo, e nel mosso aer sospeso
Anche il figlio ammaestra. Ed io ten prego ^.
Icaro, ei disse, corri in mezzo al Cielo.
Se basso voli aggraverà le penne
L'onda, e in alto saranno arse dal foco:
Fra l'uno e l'altra vola: io tei comando.
Non mirar l'Orsa ed Orione armato;
Me nella nuova via segui. — Gli adatta
Fra i precetti del voi le penne ignote