Page 131 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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ATENE FINO ALLE GUERRE PERSIANE. i2i
dolcezza. Non mutò quasi^ in nulla la costituzione di Soìone
;
affettava di considerarsi come un semplice cittadino ; e attestò il
suo rispetto alle leggi, non sdegnando dì comparire dinanzi
all’ Areopago' per difendersi d’ una falsa accusa d’ omicidio che
gli era stata intentata. Quanto a Solone, Pisistrato non cessò mai
d’onorario, di ricercarne 1’ amicizia e di richiederlo di consigli
;
e il vecchio patriotta non si rifiutava di darglieli , certo nell’ in-
tenzione di render minore quel male'^che non aveva potuto im-
pedir totalmente. Cosi riconciliatosi in certo modo con Pisistra-
to, mori nel 559, lasciando fama immortale d’uomo in cui ar-
monizzavano mirabilmente il pensiero e I’ azione, la poesia e la
politica, la sapienza e la virtù.
Pisistrato non conservò il potere usurpato che per cinque
o sei anni ; giacché Licurgo strinse un’ alleanza con Megacle e la
sua fazione, che erano forusciti , e queste forze riunite riuscirono
a cacciarlo da Atene'. Anche dopo la sua caduta e’ parve formi-
dabile ai suoi nemici per questa circostanza ; che avendo costoro
messo all’ incanto i beni di lui non si trovò che uno solò che ci
dices^. ‘ Pure avrebbero forse potuto mantenersi superiori ma
,
come avviene le più volte , le due fazioni che s’ erano alleate per
rovesciarlo, non si seppero conservar tali anche dopo ottenuta
la vittoria. Scoppiarono subito delle turbolenze fra loro. Dopo
una lotta di cinque anni, Megaple credendosi vicino a soccom-
bere all’altra fazione, intavolò delle pratiche con Pisistrato ; e,
jvt'r òdio a Licurgo , gli promesse che l’avrebbe aiutalo a ricu-
perare il potére, a condizione eh’ e’ prendesse in moglie la sua
figliola Cesira. Pisistrato acconsenti sebbene avesse dei figlioli
d’tmfi prima moglie già grandi. La restaurazione di lui, invece
che còlla forza, la vollero i due novi alleati effettuare con uno
strattagemma ; e fu tale , che Erodoto * si maraviglia altamente
come ne sia rimasto ingannato il- popolo più scaltro e vivace di
tutta la Grecia. Fecerò vestire di una completa armatura magni-
fica una donna del borgo di Peania, chiamata Fia, notevole per
alta statura e per insigne bellezza. La collocarono poi maestosa-
mente su d’ un cocchio, dal quale fu condotta in città. Pisistrato
• Al contrario qnanSo a Roma fu mcuo all’ incanto « il terreno lul quale
,
era piantato il campo cartaginese, fra i compratori sorse gara come se piede nemico
non calpestasse Italia, » (Cantù, Storia degl* italiani^ c. lil.)
* 1 , 60 .