Page 180 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
P. 180
170 LEZIONE UNDICESIMA.
un essere distinto dal mondo , non stabili nessuna distinzione
fra la materia e lo spirito.
Questo, lo fece più tafdi Anassagora di Clazomene, il qualQ
riconobbe r esistenza d’una mente suprema totalmente distinta
dalla materia alla quale aveva dato la vita e la forma.
Verso il o36, l’ionio Senofane di Colofone, abbandonando
la .sua patria, si recò in Italia, nella città d’ Elea fondata dai
Foresi; e li, istituì una scuola filosofica che fu detta eleatica.
Questa scuola cominciò di dove finiva l’ionica; dall’ ammettere
un’intelligenza suprema. A differenza di Talete che vedeva degli
Dei in tutte lo cose, Senofane distaccandosi affatto dall’osser-
,
vazione esteriore e non accettando che i dettami delia pura ra-
gione, dichiarò semplici fenomeni le pose e lo vedde tulle in Dio.
A questo panteismo idealistico ci fu tratto dal ragionamento che
nulla viene dal nulla, che nessuna cosa può passare dal non
essere all’essere; quindi non c’è che una sola sostanza, immu-
tabile, eterna. « Dovunque , io rivolge.ssi i miei pensieri (egli
» dice) ritornavano sempre all’Essere uno, immutabile ; ed ogni
» co.sa, sotto qualunque aspetto mi facc'ssi ad esaminarla, risol-
» vevasi esattamente nella medesima identica natura. » ' Cosi la
ragione, fin dal suo primo svegliarsi, andava a perdersi in
un abisso per le sue propri» astrazioni che non sapeva ancora
dominare e dirigere. La stessa direzione la seguirono Parme-
nide d’Elea, Melisso di Samo e Zenone parimente d’Elea, che
progredirono nei paradossi del maestro e perfezionarono, se posso
dirlo, la sua falsa dottrina.
Anq^ un’ altra scuola filosofica, assai più celebre di quella
d’Elea, fu fondata nelle colonie occidentali. Suo fondatore fu
Pittagora la di cui storia è resa oscura dalle tante favole che
r ingombrano. Nacque a Samo verso il 370 avanti l’èra cristiana.
Viaggiò in Oriente e in Egitto, di dove, più che delle cognizioni
positive , ne riportò forse dell’ impressioni che decisero della
direzione del suo spirito. Gli si attribuisce le invenzioni più
disparate, parecchie scoperte notevoli in geometria, in musica
e in astronomia. Si dice che fosse il primo greco che s’ intito-
lasse filosofo, per mostrare; desiderio d’acquistar la sapienza
pìottostochè pretensione di possederla. La teoria dei numeri e la
dottrina della rnetempsùmi son quelle che lo resero celebre come
^ MùUer, Storia della letl. greca, cap. XVII*
Googk