Page 183 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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CULTURA DELLE COLONIE GRECHE. i73
(si domanda) avrebbe avuto un Fidia la Grecia? So Falete non
avesse sostituito pel primo ragioni a opinioni ; se non avesse de-
stato r ancora doripente spirito delle investigazioni; se non avesse
dato il primo esempio di quella gran verità, che per arrivare a
pensar bene bisogna cominciare dal pensare con libertà, cosa
sarebbero stati e Socrate e Platone e Aristotile? Noi dunque
concluderemo osservando che le colonie greche, se non aprirono
aflatto, agevolarono certo la via dell’incivilimento alla Grecia,
e, per la Grecia, al mondo.
LEZIONE DODICESIMA.
PRIMA GUERRA PERSIANA.
Accanto alle colonie greche dell’ Asia c’ era il paese dei
Lidi, che aveva per capitale la città di Sardi, situata al piede
del mohte Tmolo. Lo governarono .successivamente tre dinastie;
quella degli Atiadi, quella degli Eraclidi, e quella dei Memnadi.
Quest’ ultima , che è la sola di cui s’abbia notizie, cominciò
verso il 738.
Gige, che ne fu il fondatore, mal soffrendo d’ esser privato
dai Greci della costa del mare, mosse l’armi contro di loro,
s’ impadroni di Colofone e devastò i territori di Smirne e Mileto.
I .suoi successori, benché avessero da respingere al tempo stesso
delle frequenti e terribili invasioni dei Cimmeri e dei Traci,
pure continuarono il disegno di Gige. I Greci, invece d’adope-
rarsi a renderlo vano, stringendo fra di loro una forte unione,
seguitarono a vivere nel solito isolamento. Quindi Creso, salito
al trono il 560, lo compi, e fece sue tributarie l’Ionia e l’Eoli-
de. Non contento di ciò, quel monarca si détte a preparare una
flotta per sottomettere al suo dominio le isole dell’ Egeo. Durante
i preparativi andò a Sardi Biante di Priene, o, secondo altri,
Pittaco di Mitilene. «Che nove ci porti dalla Grecia?» gli domandò
» Creso.— « Signore, » rispose il sapiente, « gl’isolani stanno pre-
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