Page 188 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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178 LEZIONE DODICESIMA.
esaltati, pronti a sfidar la forza dell’ insolente Persiano. All’ as-
semblea di questi si presentò Aristagora , e dopo aver dipinto
con boi colori, come già a Cleomene, le ricchezze dell’Asia e la
facilità della comjuista, rammentò che Mileto era una colonia
d’ Atene, per arguiriie che la religione stessa imponeva ad Atene
di soccorrerla. Gli Ateniesi approvarono, o decretarono subito la
spodiziouo di venti vascelli, a cui «’ aggiunsero cinque triremi
d'Eretria, la quale, in altro tempo aiutata da MHcto in una
guerra contro Calcide, la contraccambiava ora con pqri soccor-
so. Fu questo il vero principio della gran guerra [K'rsiana.
Gli alleati approdarono a EfL*so, di dove si mossero subito
alla volta di Sardi. Essendo questa città còlta all’ improvviso
non potò nemmeno tentare una resistenza ; o fu tutta occupata
dai Greci, a eccezione della cittadella dove si ritirò Artaferne
con molla milizia. La massima parto delle case eran costruite di
canne; ed eran di canne i letti anche di quelle fabbricale di mat-
toni. (Juindi un soldato avendo dato foco a una di esse, a poc’o
a poco l’incendio si comunicò all’ altre, e tutta la città fu ri-
ilolta in cenere, non escluso il tempio di Cibele, la gran divinità
del paese; il che servi, in seguilo, di pretesto ai Persiani per
abbruciare i temici della Grecia. A quel fatto, gli abitanti infe-
rociti si radunarono per combattere gli alleati col coraggio della
disperazione. Gli alleati giudicarono conveniente di ritirarsi per
allora: tanto più che tutte le forze jiersiane della provincia
s’eran subito riunite o messe in mureda i>er difender la capitalo.
Quando queste ci arrivarono, gii alleali n’ erano già partiti. Ma
gl’ inseguirono, gii raggiunsero sul territorio d’ Efeso e gli det-
tero una gran sconfitta. Scoraggili da que.^ta perdita, gli Ateniesi
e gli Eretriani rimontarono sui loro va.scclli e ritornarono in
patria.
Quando Dario venne a sapere la distruzione di Sardi, do-
mandò chi mai fossero gli Ateniesi ; e saputolo, chiese il suo
il cielo, esclaman-
arco, ci adattò una freccia e la scagliò verso
do : « 0 Giove, possa io vendicarmi dogli Ateniesi 1 » Poi ordinò
a uno de’ suoi servitori di ripetergli tre volte al giorno « Si-
:
‘
» gnore, ricordati degli Ateniesi. »
I valorosi Ioni continuaron la lotta : tirarono dalla loro
Bisanzio e tutte le città dell’ Ellesponto e della Propontide : sol-
• Erod., V, 105.