Page 226 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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216 LEZIONE QL'A.TTORDICESIMA.
cavaliere si presenta al campo dei Greci e chiede alle senti-
nelle di poter parlare coi generali. Chiamati questi, « Mardo-
» Ilio (gli dice il cavaliere) ha deciso di assalirvi domattina
» alla punta del giorno , a malgrado dei sinistri presagi : forse
» teine che il vostro numero s’ aumenti. Dunque preparatevi.
» .Ma se lui mutasse parere e differisse Tas-salto, voi rimano-
» tevi al vostro posto {lerchò il suo esercito non ha più prov-
» visioni che per pochi giorni. Se sarete Vincitori , ricordatevi
« di me che per 1’ amore che porto alla Grecia ho messo in
» fiericolo la mia vita onde assicurarvi da una sorpresa del
» nemico. Io sono Alessandro di Macedonia. » ‘ Ciò detto, voltò
il cavallo e parti a briglia sciolta.
Ricevuto quest’ avviso, l’ausania (cotne aveva forse pen-
sato di fare precedentemente ) mutò l’ ordine di battaglia : op-
pose ai Persiani gli Ateniesi che già conoscevano il loro modo
di combattere, e i Lacedemoni ai Greci ausiliari. Accortosi di
ciò, Mardonio fece un simile mutamento, e cosi si ritornò allo
posizioni primiere. Quella mossa degli Spartani parve al gene-
rale persiano un segno di timore ; e mandò la sfida insultante
la Persia e la Grecia con un com-
di terminar la contesa fra
battimento fra un numero uguale di Spartani e di; Persiani.
Non avendo avuto nessuna risposta ordinò alla cavalleria
,
d’ attaccarli , e questa lo fece con tanto vigore che s’impadroni
della fonte di Gargafia, e la rese inservibile. Per tal perdita, i
Greci, oltre a trovarsi mancanti d'acqua, si vedevano intercet-
tata la strada per cui ricevevano le vettovaglie. Stabilirono
quindi che se nella giornata non avvenisse altrimenti la bat-
taglia, muterebbero di novo il campo, durante la notte, e s’av-
vicinerebbero maggiormente a Platea. Infatti, Mardonio non
essendosi mosso, arrivata la notte, la più gran parto delle truppe
cominciarono ad allontanarsi : ma invece poi di fermarsi al
luogo convenuto, andarono fino a un tempio di Giunone che
era proprio accanto alla città. 1 Lacedemoni, i Tegeati e gli
Ateniesi partirono quasi sul finire della notte: i primi duo,
marciando alle falde del Citerone per timore della cavalleria
,
persiana; gli ultimi, marciando a una certa distanza da loro,
più dentro la pianura.
’ Tostochè vedde Mardonio che i Greci s’ erano ritirati,
I Erod.
, IX , io.
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