Page 550 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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540 LEZIONE TRENTATREESIMA.
questa città per difenderla anche contro gli Achei. Un’ altra volta
il senato romano chiese agli Achei che lasciassero rientrare in
Sparta gli esiliati. Filopemene ci s’ oppose : non per avversione
agli esiliati, ma perchè questi non si riconoscessero obbligati
del benefizio ai Romani. Quando poi Sparta indispettita di non
essere che un semplice membro della lega voleva staccarsene, e
mandò a Roma a chiedere degli aiuti, Filopemene le marciò
contro ; e usando una fierezza che non gli era naturale, mandò
a morte molti fautori dei Romani, costrinse a passar nell’Acaia
un gran numero di cittadini , e atterrò le mura della città che
erano .state fabbricate da Nabide.
Per questa sua energia, per le sue riforme militari, e per
la legge con cui aveva stabilito che 1’ assemblea federale s’ adu-
nerebbe a turno in ogni città della lega (misura provvida perchè
soddisfaceva la vanità di ciascheduna) riacquistò essa tanta po-
tenza, che Seleuco Filopatore, ed Eumene, e Tolomeo, le man-
daron(% ambasciatori e ricchi regali. Roma vedeva tutto ciò di
mal occhio. Alcuni Spartani essendo venuti a lamentarsi di quei
che era accaduto recentemente a Sparta per opera di Filopeme-
ne, il senato romano mandò Appio Claudio a rimproverarne gli
Achei. Appio Claudio fu ammesso nell’assemblea federale ed
espose i motivi della sua gita. Licerla, padre di Polibio, prese
la parola per dichiarare che come Roma aveva ucciso colla scure
i senatori di Capua e gli Achei non glien’ avevano chiesto conto,
cosi questi avevano il diritto di non render conto a Roma per la
condotta tenuta da loro a Sparta. Tutti applaudirono e Appio
;
si ritirò esortandoli a rendersi favorevole, anziché provocarlo,
il senato romano.
Poco tempo dopo, passò da Messene Flaminino: e’ veniva da
Roma per andare a chiedere a Prusia, re di Bitinia, la lesta
d’ Annibaie. In quella città ci si trattenne tanto per accordarsi
con Dinocrate, capo del partito oligarchico che era avverso alla
lega, sul proposito di ribellare contro quella Messene. La ribel-
lione infatti ebbe luogo. Filopemene volle reprimerla sul nascere
perchè non si propagasse e non producesse una completa disso-
luzione della lega; e questo era appunto l’ intendimento dei pro-
motori. Appena avutane dunque la notizia, quantunque vecchio
di seltant’ anni e febbricitante, parte da Argo e va a Megalopo-
li, percorrendo in un solo giorno quasi venti leghe. Arrivato a
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