Page 17 - Oscar Wilde
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for whose sake he had gone through all that terrible anxiety, should have been the first to remind him of it.
‘Of course you can have it, Sybil. I gave it to poor Lady Clem myself.’
‘Oh! thank you, Arthur; and may I have the bonbon too? I had no notion that Lady Clementina liked sweets. I thought she was far too intellectual.’
Lord Arthur grew deadly pale, and a horrible idea crossed his mind.
‘Bonbon, Sybil? What do you mean?’ he said in a slow, hoarse voice.
‘There is one in it, that is all. It looks quite old and dusty, and I have not the slightest intention of eating it. What is the matter, Arthur? How white you look!’
Lord Arthur rushed across the room, and seized the box. Inside it was the amber- coloured capsule, with its poison-bubble. Lady Clementina had died a natural death after all!
The shock of the discovery was almost too much for him. He flung the capsule into the fire, and sank on the sofa with a cry of despair.
CAPITOLO IV
A Venezia lord Arthur si incontrò con suo fratello, Lord Surbiton, che vi era capitato per caso, veleggiando in panfilo da Corfù. I due giovani trascorsero insieme quindici giorni incantevoli. Il mattino andavano a cavallo lungo il Lido, oppure scivolavano su e giù per il verde Canal Grande nella lunga gondola nera; il pomeriggio di solito ricevevano ospiti sul panfilo e la sera cenavano al Florian e fumavano innumerevoli sigarette sulla Piazza. Nonostante tutto, Lord Arthur non era felice. Ogni giorno consultava gli annunci mortuari del "Times" sperando di trovarvi quello di lady Clementina, ma ogni giorno rimaneva deluso. Cominciò a temere che le fosse capitato qualche guaio e si rimproverò più di una volta di averle impedito di prendere l'aconitina nel momento in cui si era mostrata tanto impaziente di provarne gli effetti. Anche le lettere di Sybil, per quanto traboccanti di amore, di fiducia, di tenerezza, erano spesso di un tono talmente triste che a volte egli aveva come la sensazione di essere separato da lei per sempre. In capo a due settimane, lord Surbiton si stancò di Venezia e decise di ridiscendere la costa fino a Ravenna, dove gli era stato detto che si poteva cacciare magnificamente il gallo selvatico nella pineta. Da principio Lord Arthur si rifiutò nel modo più assoluto di accompagnare il fratello, ma questi, a cui egli era profondamente affezionato, riuscì infine a persuaderlo che se fosse rimasto al Danieli da solo si sarebbe annoiato a morte, e fu così che il mattino del 15 essi si imbarcarono con un forte vento di nord-est e un mare piuttosto agitato. Fu un esercizio fisico meraviglioso, e l'aria aperta e libera riportò colore e salute sulle guance di Lord Arthur; ma il mattino del 22 egli riprese a un tratto a impensierirsi sulla sorte di lady Clementina e, malgrado le rimostranze


































































































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